Parigi, la paura scatena Le Pen. Il flop degli 007: «Il killer fu fermato e liberato a febbraio»

Parigi, la paura scatena Le Pen. Il flop degli 007: «Il killer fu fermato e liberato a febbraio»
di Francesca Pierantozzi
Sabato 22 Aprile 2017, 08:01 - Ultimo agg. 16:50
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PARIGI Un quarantenne francese instabile, divorato dall'odio per la polizia, condannato quattro volte per un totale di 14 anni di carcere, avrà avuto l'ultima parola nella campagna per le presidenziali francesi. Oggi sarà la giornata del silenzio: niente più sondaggi, niente più comizi prima del voto di domani, 47 milioni ai seggi per il primo turno di una elezione sotto il segno della paura del terrorismo e dell'incertezza. Le raffiche di kalashnikov sugli Champs Élysées hanno imposto i temi finali, quelli che potrebbero pesare di più nella scelta dei due candidati che il 7 maggio si disputeranno l'Eliseo: sicurezza, immigrazione, identità.

Poco importa se l'inchiesta deve ancora fare luce su molti aspetti dell'azione e delle motivazioni di Karim Cheurfi, che alle 20 e 50 di giovedì, a metà strada tra l'Arco di Trionfo e place de la Concorde - e a dieci minuti a piedi dal palazzo dell'Eliseo - ha ammazzato un poliziotto, ne ha colpiti altri due in modo grave (ma sono fuori pericolo) e ferito leggermente una turista tedesca. Anche la rivendicazione dell'Isis, arrivata subito, immediatamente, meno di due ore dopo l'attacco, suscita molti dubbi. 


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