Anziana abbandonata dal personale
della Rsa, muore: 5 indagati

Anziana abbandonata dal personale della Rsa, muore: 5 indagati
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 13 Luglio 2022, 06:35 - Ultimo agg. 08:26
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Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati, dopo la morte di un’anziana di 74 anni all’interno di una casa di riposo di Cava de’ Tirreni. L’incarico per svolgere l’autopsia sarà conferito nella giornata di oggi, massimo domani, per permettere agli stessi indagati di nominare, a loro volta, propri consulenti. Un atto dovuto e di garanzia, per prendere parte agli accertamenti irripetibili. A spingere la Procura di Nocera Inferiore ad avviare un’indagine era stata la famiglia dell’anziana, con una denuncia sporta ai carabinieri della tenenza metelliana.

La prima era andata a trovare la donna presso la struttura, come da consuetudine. Era stato l’aspetto fisico a preoccuparli: ai militari era stato spiegato che l’anziana era in un cattivo stato di salute, debole e gonfia.

Al punto da decidere di farla temporaneamente trasferire in un b&b per farla visitare da un medico di fiducia. Quest’ultimo, aveva riscontrato nell’anziana un forte stato di disidratazione. Ragion per cui, aveva prescritto una cura specifica alla famiglia. Nel caso le condizioni della donna non fossero migliorate, si sarebbe dovuto decidere per il ricovero urgente in ospedale. L’anziana era così tornata, in accordo con la famiglia, presso la casa di riposo. Il giorno dopo il dramma, con il decesso della 74enne comunicato ai familiari per telefono. Sono queste le circostanze sulle quali dovrà ora indagare la Procura di Nocera. 



Le persone iscritte nel registro degli indagati comprendono tre infermiere, il direttore sanitario e il legale rappresentante della struttura. Gli ultimi due con compiti di vigilanza, gestione e rispetto dei protocolli, mentre le tre infermiere come personale che materialmente si sarebbe occupato della gestione della paziente. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo, che sarà poi raffrontata con gli esami dell’autopsia, che non arriveranno prima di un paio di mesi. Dopo la denuncia sporta dalla famiglia ai carabinieri, questi ultimi avevano provveduto a sequestrare la cartella clinica della paziente, insieme al resto della documentazione che riguarda la donna, una volta giunta presso la casa di riposo.

Una struttura presa in gran considerazione da molti, visti i servizi offerti. L’inchiesta è appena agli inizi: il medico legale dovrà verificare eventuali responsabilità da parte del personale sanitario, verificando - inoltre - il possibile sopraggiungere o presenza di patologie che avrebbero potuto far peggiorare le condizioni dell’anziana. Ancora, dovrà essere valutato il rispetto dei protocolli medici per pazienti di quel tipo, anche in rapporto alla struttura nella quale si trovavano. La decisione di sporgere denuncia, da parte della famiglia, è legata alla volontà di avere chiarezza su quanto accaduto al proprio parente, le cui condizioni non erano sembrate per nulla rassicuranti durante l’ultima visita. 

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