Salerno, ex professionisti aspiranti bidelli: l'esercito dei 46mila in cerca di lavoro

La provincia di Salerno batte i record per numero di persone iscritte alla graduatoria per un posto da collaboratore scolastico

Un bidello a lavoro nei corridoi di una scuola
Un bidello a lavoro nei corridoi di una scuola
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 06:25 - Ultimo agg. 18:07
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Lo tsunami pandemico, la crisi economica e la perdita del reddito di cittadinanza. Una tempesta perfetta che si è abbattuta sul mondo del lavoro negli ultimi quattro anni ridisegnando priorità e ambizioni occupazionali. In tanti sono alla ricerca del sempiterno posto fisso, anche con stipendio basso.

Professionisti, commercianti, ma anche laureati. È questo il quadro che emerge del precariato diffuso che dilaga nella provincia di Salerno. Siamo ottavi in Italia per numeri di aspiranti bidelli, ovvero i collaboratori scolastici che lavorano per la vigilanza, l’accoglienza e le pulizie delle scuole.

Un record di aspiranti bidelli che è a tutti gli effetti un chiaro riflesso della crisi.

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Nel Salernitano si contano nelle graduatorie di istituto, quelle gestite dai dirigenti scolastici, ben 41.692 aspiranti bidelli in fila davanti alle scuole. La crisi economica hanno aumentato la fila dei precari che chiedono un contratto di lavoro anche per pochi mesi nella scuola. In fila disoccupati, precari e anche tanta gente che sogna un posto sicuro nello Stato. Tra pochi mesi le graduatorie del personale ausiliario e tecnico-amministrativo saranno aggiornate. In pratica sarà possibile il cambio di provincia e l’aggiornamento delle proprie posizioni previo conseguimento di una certificazione informatica secondo quanto stabilito dal nuovo contratto collettivo nazionale. Mentre ex manager e quadri aziendali sono pronti a firmare i contratti di supplenza come amministrativi, tecnici e anche cuochi, l’esercito più affollato è quello che riguarda gli aspiranti bidelli. La provincia di Salerno è ottava in Italia per concentrazione di iscritti nelle Graduatorie di Terza Fascia di bidelli e assistenti scolastici, ovvero le liste degli aspiranti ad una supplenza che non hanno molta esperienza o che sono all’esordio nella caccia ad un incarico breve. È un problema sociale. Un problema che dovrebbe essere preso in mano e affrontato a tutti i livelli. Su un totale di oltre 2 milioni di aspiranti bidelli in Italia – fonte ministero dell’istruzione - 41.692 sono state presentate negli ultimi tre anni nella nostra provincia.

L’esercito salernitano dei bidelli con poca esperienza ed aspiranti ad una supplenza è secondo, per consistenza, solo alla provincia di Napoli dove ci sono 117.416 bidelli nelle terze fasce di istituto. A Caserta sono 34.090 i collaboratori scolastici precari nelle graduatorie; 15.554 i presenti nel beneventano; 21.916 i bidelli nell’avellinese. Complessivamente in Campania sono 196.578 gli aspiranti bidelli. Un dato che fa riflettere rapportato al tasso di disoccupazione campano attestato sul 17,93%. In ambito nazionale, Roma è la provincia con più alta presenza di bidelli precari (sono 161.216), seguita da Napoli (con 117.416), Bari (81.287), Milano (77.360), Torino (72.858), Catania (69.247), Palermo (68.367), e infine all’ottavo posto c’è Salerno con 41.692 aspiranti. L’ondata della crisi ha ingolfato le liste dei precari. In tanti hanno deciso di scommettere sulla scuola anche nel profilo meno pagato della scuola. Una scelta di vita radicale che, però si scontra con una realtà non proprio in discesa. 

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