Bomba carta davanti al portone dell'ex sindaco

L'ipotesi di un avvertimento

Bomba carta davanti al portone dell'ex sindaco
di Paola Florio
Martedì 27 Dicembre 2022, 06:30 - Ultimo agg. 28 Dicembre, 09:29
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Esplode una bomba carta davanti al portone del palazzo gentilizio in cui abita Giuseppe Alfano, medico di famiglia, sindaco per 13 anni e vice per 10, oggi consigliere comunale di maggioranza. L’episodio si è consumato nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. All’una e mezza della notte di Natale una forte esplosione ha svegliato i residenti della frazione Fimiani dove Alfano vive. Il consigliere non era in casa, era fuori con la moglie. Hanno approfittato delle feste per andare a trovare una delle figlie che vive in Svizzera. 

«L’abbiamo avvertito subito dell’accaduto», racconta la sindaca Paola Lanzara. Intanto il dottore Alfano è rientrato in anticipo per verificare quali danni, per fortuna solo superficiali e riguardanti il portone, aveva subito l’edificio. La bomba carta ha fatto cadere anche alcuni calcinacci dai balconi ma oltre questo nulla di grave è stato registrato, se non un grande spavento. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Castel San Giorgio. Un episodio che si verifica a soli sette giorni da un altro fatto accaduto sempre al dottore Alfano, il furto della sua auto, una Fiat Panda, quella che usa per spostarsi in città soprattutto quando deve effettuare visite a domicilio ai pazienti. È ancora presto per capire quale sia il movente di questo gesto, sebbene alla luce del precedente si potrebbe ipotizzare anche un avvertimento. «Non riveste alcuna carica, è solo un semplice consigliere comunale» ricorda la sindaca Lanzara che ipotizza anche un possibile tentato furto visto che ad essere danneggiata è stata la serratura del portone come se qualcuno volesse introdursi nel palazzo. Quindi, di cosa potrebbe trattarsi, di un avvertimento o di un tentato furto? 

A questa domanda potranno rispondere solo gli investigatori che stanno indagando sull’accaduto ed hanno già ascoltato alcune persone compreso Alfano. «Piena e incondizionata solidarietà al consigliere Alfano e alla sua famiglia, da me e da tutta l’amministrazione comunale», dice la prima cittadina che oggi incontrerà le forze dell’ordine e successivamente chiederà un incontro con il prefetto di Salerno. È lunga, infatti, la lista di episodi che si sono registrati ai danni di politici. Qualche anno fa nel giro di pochi mesi furono prese di mira auto o edifici di residenza. Prima c’è stato l’incendio sotto casa dell’auto dell’ex assessore Michele Salvati, poi è toccato alla macchina di Aniello Gioiella, all’epoca consigliere comunale. Poi l’incendio dell’autovettura dell’assessore Giustina Galluzzo, attuale vicesindaco. Senza considerare l’incendio del capannone, utilizzato come deposito, della nettezza urbana, con all’interno tutti i mezzi, preso di mira per ben due volte. Si tratta di episodi gravi per i quali non è stato trovato un colpevole. Adesso quest’ultimo atto ai danni del dottore Alfano, l’esplosione della bomba carta contro il portone della sua abitazione. Il consigliere Alfano ha, purtroppo, già vissuto un vile atto anonimo ai suoi danni: circa venticinque anni fa, appena dopo essere stato eletto sindaco vincendo con pochi voti di scarto, e dopo un riconteggio delle schede, furono esplosi diversi colpi di pistola contro la sua abitazione. Anche in quell’occasione accadde di notte. 

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