In un magazzino aveva nascosto 5 chili e mezzo di marijuana, insieme a 15 chili circa di ordigni e materiale esplodente di fattura artigianale. È finito agli arresti domiciliari un 50enne di origini napoletane ma con residenza nel comune di San Marzano sul Sarno, C.N. , destinatario di un controllo della Guardia di Finanza della Compagnia di Scafati. L’operazione risale a lunedì, con il coordinamento della procura di Nocera Inferiore. Ieri mattina il gip ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare. L’uomo - difeso e assistito dal legale Fortunato De Felice - ha ammesso il possesso di quanto trovato dagli inquirenti. La guardia di Finanza aveva fermato l’uomo in strada, durante un servizio sul territorio, mentre era in auto. All’interno del cofano i militari avevano trovato una scatola con dentro residui di polvere pirica. A quel punto la decisione di eseguire controlli anche presso il domicilio dell’uomo, che si era poi esteso anche ad un magazzino nelle sue disponibilità. Al suo interno sono stati trovati 174 mortai in acciaio, 100 artifizi esplodenti di natura artigianale, meglio noti come “cipolle”, altri 20, noti come “Thunder” o petardi, 11mila carte di confezionamento per artifizi esplodenti e una batteria con 50 colpi, modificata artigianalmente, contenente 800 grammi di massa attiva. Anche quest’ultima è stato considerato materiale esplosivo. Il sequestro della merce è stato eseguito insieme alla squadra artificieri, giunti sul posto per svolgere accertamenti tecnici volti a stabilire la natura e le caratteristiche del materiale trovato all’interno del magazzino, che risultava anche privo di etichettatura. Durante la perquisizione, inoltre, i finanzieri hanno ispezionato un sacco ed uno zaino, all’interno dei quali sono state trovate cinque buste di plastica. Sacco e zaino nascondevano marijuana. I successivi test eseguiti sulla sostanza hanno permesso di accertare che si trattava di circa 5 chili e mezzo. Dinanzi al gip per la convalida, ieri mattina, l’indagato ha ammesso il possesso di droga e del materiale esplodente, finito sotto sequestro e a disposizione dell’autorità giudiziaria. All’indagato è stata applicata la misura dei domiciliari, dopo la convalida dell’arresto.
I DUBBI
Le indagini degli inquirenti proseguono, invece, per verificare se l’uomo possa essere inserito in qualche circuito criminale specifico.