Donne siriane fermate al confine
con le carte d'identità rubate

Donne siriane fermate al confine con le carte d'identità rubate
di Nicola Sorrentino
Domenica 23 Ottobre 2016, 08:10 - Ultimo agg. 09:03
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NOCERA INFERIORE - Due donne provenienti dalla Siria sono state trovate in possesso di alcune carte d’identità rubate al Comune di Nocera Inferiore, lo scorso 26 maggio. Una di loro stava tentando di attraversare il confine italiano, per raggiungere la Svizzera. Sono entrambe indagate per possesso di documenti falsi e ricettazione, ma non per aver trafugato materialmente i documenti dagli uffici di via Libroia. L’indagine della Procura di Nocera Inferiore coordinata dal sostituto Roberto Lenza si è avvalsa, nei giorni scorsi, di due comunicazioni firmate dalla polizia di frontiera di Fiumicino e Como. Gli agenti hanno fermato le due donne in momenti diversi, scoprendo che alcuni dei documenti d’identità che avevano esibito erano stati rubati proprio a Nocera Inferiore. 

Altri documenti, invece, erano stati sottratti dagli uffici comunali di Solofra. Attraverso una serie di riscontri fatti tra procura, forze di polizia e uffici territoriali, si è accertato che i documenti erano stati contraffatti. E questo, per una serie di imperfezioni notate dagli investigatori, poi confermate quando le donne sono state invitate a fornire le loro reali generalità. La donna fermata a Como, da tempo punto di passaggio per tanti profughi che puntano a raggiungere il centro Europa, era insieme ai tre figli piccoli. La notte del 26 maggio scorso erano due le persone che, entrando negli uffici comunali, trafugarono 565 carte d’identità (tra elettroniche e in bianco) e quasi 2000 euro in contanti.
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