Ferragosto senza sold out, il carovita frena le famiglie. «E Salerno è poco attrattiva»

Trend di presenze e prenotazioni in calo dopo il pienone dei primi due mesi estivi

Turisti a Salerno
Turisti a Salerno
di Barbara Cangiano
Venerdì 11 Agosto 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:53
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Non sarà un ferragosto da tutto esaurito, a meno che il last minute che contraddistingue il turismo italiano non riesca a regalare in extremis a chi lavora nel settore dell’ospitalità alberghiera ed extralberghiera un risultato pari a quello dello scorso anno. Il trend delle presenze turistiche è infatti in calo già da diversi giorni, dopo i mesi record di giugno e luglio che avevano lasciato ben sperare anche per il prosieguo. Per gli addetti ai lavori è la conferma che, nonostante tutto, Salerno città stenta a cementare una sua identità ben definita, restando così ancorata alle sorti della costiera amalfitana

Parola di Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi: «La tendenza che stiamo registrando non è esaltante. Ci sono ancora diverse disponibilità, ma questo può rappresentare un valore aggiunto per i consumatori in quanto i prezzi, che avevano subito degli aumenti, potrebbero registrare delle flessioni e invitare così gli indecisi a spostarsi all’ultimo minuto». Il motivo è presto spiegato: «Alcuni hanno scelto l’estero dopo anni di limitazioni imposte dal Covid, per altri rinunciare alla vacanza è una scelta forzata dettata dal caro vita. Gli aumenti del costo dei servizi hanno dissuaso non poche famiglie dal mettersi in viaggio, però non disperiamo». La situazione più critica si registra nel Cilento dove i numeri di dodici mesi fa sembrano difficili da raggiungere, mentre il brand della Costa Diva continua a tirare in particolare sul mercato estero. «In questo momento - incalza Ilardi - le soddisfazioni principali arrivano dai turisti italiani. Salerno città dipende moltissimo dal movimento che si registra in costiera amalfitana e questo non è un buon indicatore. Neanche quest’anno siamo riusciti a sviluppare una capacità attrattiva autonoma perché siamo fortemente condizionati sia dal funzionamento delle vie del mare che da un turismo di trasferimento, fatto di persone che usano Salerno città come base per spezzare viaggi più lunghi la cui destinazione finale è la Calabria o la Sicilia».

Ulteriore neo è rappresentato dalla qualità del mare: «L’anno scorso l’acqua era decisamente più pulita, mentre invece in questi giorni le condizioni non sono ottimali e i flussi balneari si sono bruscamente stoppati». 

A confidare nel last minute è Agostino Ingenito, numero uno dell’Abbac, l’associazione che riunisce bed and breakfast, affittacamere e case vacanze. «La flessione c’è stata, ma sono abbastanza fiducioso che lo scenario possa ribaltarsi con i last second. Attualmente il tasso di occupazione si assesta tra l’ottanta e l’ottantacinque per cento. Non penso sia impossibile immaginare il sold out nei prossimi giorni anche se l’aumento delle tariffe e i problemi legati alla mobilità stanno scoraggiando diverse persone». Gli aumenti, stando a un primo bilancio, oscillano tra il dieci e il quindici per cento. Non si tratta di somme spropositate ma sufficienti a far riflettere in particolare le famiglie che si sono trovate in difficoltà dopo i rincari dei mesi scorsi. La curva in discesa del turismo si registra anche sulle piattaforme on line: facendo una ricerca su booking, nel periodo 13-15 agosto ci sono, a Salerno città, solo 91 strutture disponibili, mentre l’88 per cento non è al momento prenotabile. Per due notti, in una doppia, si va dai 200 ai 500 euro di media, con costi che superano i 700 in strutture di lusso. 

«Non si preannuncia un ferragosto particolarmente brillante - racconta Rosa Santoro, host - L’anno scorso a quest’ora eravamo già al completo e come noi anche altri colleghi. Adesso si procede più al rilento, ma, come si dice, la speranza è l’ultima a morire. Speriamo che nel giro di un paio di giorni gli indecisi scelgano di mettersi in viaggio e di raggiungere le nostre strutture per trascorrere qualche giorno di relax in una città che, nonostante le critiche, ha dimostrato di essere all’altezza di una domanda sempre crescente. Occorre fare di più ed è necessario un lavoro di squadra». 
 

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