Altavilla, morto sul lavoro nel cantiere della piscina indagato il titolare della ditta

Gli amici di San Martino: "Emanuele non era uno sprovveduto"

I rilievi dopo l'incidente
I rilievi dopo l'incidente
di Gianluca Galasso
Domenica 11 Giugno 2023, 11:07
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Ci sarebbe già un indagato per la tragedia costata la vita a Emanuele Pisano, originario di San Martino Valle Caudina ma residente a Montesarchio, morto nell'incidente sul lavoro in un cantiere ad Altavilla Irpina. Si tratta del titolare dell'impresa per la quale era in servizio, ma l'informazione di garanzia non sarebbe stata ancora notificata. In ogni caso, nelle prossime ore, potrebbero scattare ulteriori provvedimenti anche a carico di altre persone.

L'operaio 34enne era regolarmente assunto da una delle ditte sub-appaltatrici. La Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal procuratore Domenico Airoma, ha aperto un'inchiesta per fare piena luce sul dramma che ha colpito le comunità della Valle Caudina e quella di Altavilla Irpina. Sulla salma dovrebbe essere disposta l'autopsia. Ora si trova presso la sala morgue dell'ospedale Moscati, dopo un primo esame esterno sul luogo della tragedia dell'altro ieri mattina. Il cantiere è stato posto sotto sequestro.

Fino al tardo pomeriggio di venerdì i carabinieri della Stazione di Altavilla Irpina hanno effettuato un accurato sopralluogo e hanno eseguito una serie di rilievi. Attività intensa anche da parte del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) per verificare la regolarità dei lavoratori e il rispetto delle norme di sicurezza. Dai primi accertamenti, dunque, Emanuele Pisano risulterebbe regolarmente assunto da una delle ditte che operavano nel cantiere in subappalto per conto dell'impresa vincitrice della gara pubblica. L'intervento riguarda la riqualificazione dell'area di Parco Sant'Angelo dove doveva nascere la piscina comunale. Un impianto sportivo mai completato e quindi mai entrato in funzione. Il progetto prevede, tra l'altro, la rimozione della struttura in ferro che doveva servire da copertura della piscina. Durante le operazioni di smantellamento con una gru, l'operaio 34enne è stato colpito da una grossa trave in acciaio che la macchina stava spostando dallo scheletro in un altro luogo del cantiere. Ora i carabinieri, sotto il coordinamento della procura avellinese, stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Sono state già acquisite informazioni dalle altre persone presenti al momento del dramma.
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Emanuele Pisano che lascia una figlia di 3 anni - non era uno sprovveduto. Era considerato un lavoratore esperto del settore. I familiari e gli amici ora vogliono vederci chiaro. Anche la Cgil irpina è sul piede di guerra. Il segretario provinciale, Franco Fiordellisi, sta valutando con i legali dell'organizzazione sindacale la possibilità di costituirsi parte civile. «Si sono siglati protocolli importanti, ma non riusciamo davvero a trovare il sistema per darne attuazione pratica sottolinea Fiordellisi - La cultura della prevenzione e della sicurezza nel mondo del lavoro viene surclassata dalle esigenze economiche e spesso dalla sudditanza psicologica rispetto ai datori di lavoro, connessa alla filiera degli appalti e subappalti che vede una competizione dei costi sul lavoro e sulla sicurezza». Per Tony Della Pia, segretario di Rifondazione Comunista, «bisogna rivedere le regole relative all'affidamento degli appalti che, in molti casi, spingono le imprese ad abbassare i costi pur di aggiudicarsi le commesse».

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