Ariano Irpino: mega parco fotovoltaico, si compatta il fronte per salvare Camporeale

La comunità locale contro il progetto regionale

Previsto un parco fotovoltaico ad Ariano Irpino
Previsto un parco fotovoltaico ad Ariano Irpino
di Vincenzo Grasso
Martedì 9 Maggio 2023, 08:55
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Finalmente c'è un tema che unisce maggioranza, opposizione e ambientalisti. Sulla richiesta di insediamento di due imponenti parchi fotovoltaici nell'area di Camporeale sono tutti pronti a dire "no". Per l'area, una zona a forte vocazione agricola e situata in prossimità di testimonianze storiche, e architettoniche, come il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, il sito di Aequum Tuticum, i resti della via Traiana, sarebbe uno stravolgimento.
Il Comune ha espresso pareri negativi per entrambi gli insediamenti. «Stiamo facendo il possibile - fanno sapere dalla maggioranza - per tutelare il nostro patrimonio ambientale. Ma si sa bene che in questi casi le amministrazioni comunali subiscono le scelte e che bisogna puntare davvero su argomenti forti per evitare gli insediamenti». E alla necessità di ricorrere anche al Tar (i tempi ci sono ancora) per uno dei due parchi fa riferimento il capogruppo del Patto Civico, Marcello Luparella.
«Il parere contrario espresso dal Comune - sostiene - rispetto al progetto (il secondo) di realizzazione di un parco fotovoltaico nella zona di Camporeale è senz'altro da condividere. Gli obiettivi però vanno indicati e perseguiti concretamente. A inizio marzo, per esempio, con riferimento all'autorizzazione concessa ad un altro progetto (il primo) di parco fotovoltaico, da realizzare nella stessa zona e su una superficie "mostruosa" di 56 ettari, si era indicata l'opportunità di impugnare dinanzi al TAR quel provvedimento regionale, che ignorava platealmente il parere negativo del nostro Comune, fondato sugli stessi, identici e fondati motivi di questo secondo parere».


Insomma il termine per l'impugnativa scade il 12 maggio, 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURC. «Non ci risulta- conclude Luparella- che siano stati adottati atti preordinati all'impugnativa, nè che si sia approfondita l'opportunità di proporla o meno. Ma la speranza è sempre l'ultima a morire».
«Mi chiedo solo- ribatte Luigi Melito, ex presidente di Cittadinanzattiva- come si possa solo concepire un campo fotovoltaico di 56 ettari pari a 50 campi di calcio messi uno dietro l'altro. Aberrante solo pensarlo ma si sa ormai il nostro territorio è divenuto il luogo ideale per sistemare tutto ciò che non si può fare altrove».
«Non bisogna rassegnarsi - è la tesi i Nicolino Iacobacci, Cisl Pensionati -, ma formare un fronte unico per impedire lo scempio. Serve una mobilitazione popolare».
A questa ipotesi si richiamano gli ambientalisti per invitare l'esecutivo ad essere più deciso e incisivo nelle azioni da portare avanti. A interpretare l'opinione pubblica ci sarebbe infatti il consigliere comunale Giovanni La Vita, animatore per le battaglie per la discarica di Difesa. Fortemente critico, invece, il presidente del Comitato Salute Ambiente e Territorio, Aleandro Longhi, per il quale anche questa iniziativa amministrativa sarà l'ennesima foglia di fico per coprire le vergogne.
 

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