La pressione delle scorribande serali e notturne dei topi d'appartamento si è allentata a Sturno e dintorni mentre si è acuita a Venticano. Nottetempo una banda è entrata in azione nel borgo del Medio Calore ai confini con il Sannio mettendo a segno alcuni colpi. Già era successo verso la fine di settembre. Poi però era ritornata la calma. Adesso ci risiamo. Le telecamere di un'abitazione privata, a Venticano, hanno ripreso il gruppo d'assalto mentre armeggiava per entrare furtivamente in una villetta. Le immagini nitide di quattro sagome con grossi guanti da operaio alle mani e mascherine calate sul volto sono state visionate anche dagli investigatori impegnati ora pure su quest'altro fronte caldo.
La banda di malintenzionati ha tentato di compiere un raid pure nella villa del presidente dell'Acs, Michelangelo Ciarcia. Il colpo è fallito perché la consorte del noto professionista ed ex sindaco del paese allertata da rumori molesti provenienti dall'esterno della villa ha acceso le luci in giardino e in casa mettendo così in fuga, involontariamente, i malviventi.
I controlli sono stati pertanto intensificati e molti cittadini hanno deciso di correre a loro volta ai ripari provvedendo a installare sistemi d'allarme di ultima generazione. Un classico ogni qualvolta avvengono simili incresciosi fenomeni sul territorio. Un territorio preso, suo malgrado, di mira ciclicamente dai topi d'appartamento. È già successo nel recente passato. Allora fu necessario l'impiego per alcuni giorni del personale del reparto Anticrimine della Polizia di Stato da Napoli. La comunità di Venticano come quella di Sturno e Montemiletto e Mirabella Eclano sono nuovamente scosse dalla ripresa dei furti. I sindaci si sono giustamente affrettati a tranquillizzare le popolazioni che amministrano.
Ieri sera a Sturno il sindaco, Vito Di Leo, ha tenuto un incontro pubblico nell'aula consiliare per iniziare a discutere seriamente di controllo di vicinato. Un modo per responsabilizzare direttamente i cittadini. «Non vogliamo affatto essere di intralcio all'operato serio e professionale delle forze dell'ordine - precisa Di Leo - quanto essere di supporto a chi lavora notte e giorno per garantire la pubblica sicurezza sul territorio». E il territorio è vasto a tal punto da agevolare negli spostamenti rocamboleschi i delinquenti che lo hanno ormai preso di mira. Pertanto continua senza sosta il pattugliamento di polizia e carabinieri, sotto la regia della Prefettura di Avellino, delle aree depredate.