Avellino: scontro sul centro autismo. La Cgil all'Asl: «Deve restare pubblico»

Progetto per affidare la struttura di Valle a privati

Il centro autismo ad Avellino
Il centro autismo ad Avellino
di Rossella Fierro
Venerdì 8 Settembre 2023, 10:36
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La decisione di affidare la gestione del Centro per l'Autismo di Valle ad un soggetto diverso dall'Asl scatena polemiche e reazioni. Il sindaco, Gianluca Festa, ha annunciato di essere in procinto di concretizzare una partnership con una struttura, molto probabilmente privata, per la governance del centro di contrada Serroni, non senza prima aver accusato l'Asl di aver perso tempo e di non aver presentato una bozza di protocollo di intesa per dare avvio alle terapie e alle attività rivolte a bambini e ragazzi con autismo. Un annuncio che non è passato inosservato alla Funzione Pubblica Cgil che accusa Festa di avere «manie di grandezza che superano la fantasia».

La segretaria, Licia Morsa, in una lettera inviata al direttore dell'Asl, Mario Ferrante, chiede di trovare una soluzione logistica alternativa alla struttura di Valle, anche in territori limitrofi diversi alla città capoluogo, e di realizzare un centro pubblico per dare risposte alla comunità.

Poi l'affondo contro Festa: «mi chiedo come si possa tagliare fuori l'Asl dalla gestione del centro. Soltanto il primo cittadino del comune capoluogo poteva pensare quest'ennesima trovata. Ma davvero non c'è tempo per rincorrere le sue prese di posizione, qui è in gioco la serenità di tante famiglie che aspettano da più di quindici anni. Anche con l'ausilio della Prefettura e delle forze politiche, bisogna trovare una soluzione che sia finalmente seria e partire con il piano percorso autismo».

Una decisione che, prosegue la segretaria della Fp Cgil, «fa il paio con tutti le altre che riguardano la gestione dei servizi pubblici». Morsa rincara la dose: «ormai abbiamo ben chiaro cosa accade quando il sindaco decide di avocare a sé un servizio utile non solo ai cittadini di Avellino, ma all'intero territorio provinciale. Lo abbiamo già visto con l'Ambito A4 per i servizi sociali, l'asilo nido comunale, lo sfratto all'ufficio del Giudice di Pace, quello ai suoi stessi dipendenti, la distruzione del piano per il ciclo integrato dei rifiuti provinciale ed ora con il centro per l'autismo. Non possiamo restare inermi». Il timore che la gestione privata del centro possa deludere le aspettative di famiglie e ragazzi, è fondato secondo le associazioni che due giorni fa hanno incontrato il sindaco.

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Michelangelo Varrecchia del "Tribunale diritti del malato-Garante per le diverse abilità" non ha dubbi: «in Campania sono poche le realtà private che hanno la capacità economica e professionale per gestire un centro come quello di Valle. I costi per far fronte alla domanda di terapie, purtroppo sempre crescente, non sono facilmente sostenibili da tutti. Quella struttura è stata immaginata per la comunità, non per far continuare a lievitare gli affari di qualche privato che per ospitare in regime residenziale ragazzi con autismo ha tariffe, rimborsate dal sistema sanitario, pari a quelle di hotel a cinque stelle. Solo il sistema sanitario pubblico, quindi attraverso l'Asl, può garantire continuità di terapie e attività, fattore fondamentale per chi convive con una sindrome dello spettro autistico». Di qui l'appello a Ferrante affinché l'Asl non rinunci al progetto di un centro dove trasferire tutta la neuropsichiatria infantile per accompagnare le persone dalla diagnosi, che deve essere sempre più precoce, fino al percorso terapeutico. Conclude Varrecchia: «il nostro obiettivo primario resta quello di avere un luogo in cui dare assistenza e risposte esaustive ai ragazzi e alle loro famiglie. Per questo chiediamo all'Asl di guardarsi intorno e individuare una nuova struttura a gestione pubblica». 

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