Picchiava la giovane compagna con calci e pugni anche quando era incinta. Le impediva di uscire, di utilizzare il cellulare e di vedere i propri familiari. La donna era stata minacciata di morte e in un'occasione l'uomo le aveva puntato un coltello al ginocchio.
Al termine della relazione le vessazioni sono continuate. Messaggi telefonici insistenti e persecuzioni continue. Un inferno durato tre anni fino a quando la donna ha trovato il coraggio, attraverso il suo legale Danilo Iacobacci, di denunciare la triste vicenda. Per l'uomo, un 43enne di Monteforte Irpino raggiunto dapprima da un provvedimento di divieto di avvicinamento, si è aperto il processo. Il 43enne difeso dall'avvocato Michele Scibelli dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti e atti persecutori.