Provincia di Alvellino, Buonopane vuole
la resa dei conti con Petitto e De Caro

Provincia di Alvellino, Buonopane vuole la resa dei conti con Petitto e De Caro
di Alessandro Calabrese
Lunedì 13 Giugno 2022, 07:15 - Ultimo agg. 22:43
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È stata una vittoria importante, soprattutto perché era difficile ripetersi dopo pochi mesi, in un quadro mutato e complicato, all'interno di uno schieramento che ha visto l'onorevole Umberto Del Basso De Caro e il consigliere regionale Livio Petitto remare contro. Facendo apertamente campagna elettorale per l'avversario del candidato di partito. Adesso nel Pd va resettato tutto. Anche a costo di ripetere il congresso provinciale. Chi pensava che a caldo, subito dopo la vittoria elettorale e la conferma alla presidenza di Palazzo Caracciolo, Rizieri Buonopane con le sue dichiarazioni perentorie fosse andato anche oltre dovrà ricredersi. Il giorno dopo, infatti, a bocce ferme e con un'analisi più approfondita di fatti e circostanze, la fascia azzurra incalza ulteriormente chi ha tradito e gli stessi vertici del Partito democratico affinché si passi ad una definitiva resa dei conti. Questa vicenda - continua il sindaco di Montella - ha messo a nudo un nodo politico che ci trasciniamo da tempo. Non dimentichiamo che a dicembre, in piena campagna elettorale per la scorsa tornata alla Provincia, Petitto e De Caro hanno convocato una conferenza stampa nella quale hanno lasciato libertà di voto. Ora si manifestano ancora di più per quello che sono e valorizzano maggiormente la nostra compagine di centrosinistra, brava a superare insidie interne e a vincere nonostante il quadro. Finora ho mantenuto un profilo istituzionale ma adesso intendo esercitare un ruolo politico e pretendo chiarezza assoluta.

Emblematica la situazione verificata che Buonopane racconta: Petitto ha accompagnato il mio competitor, Angelo Antonio D'Agostino, a parlare con gli amministratori per convincerli a votarlo.

Del resto, poco prima all'Ato rifiuti aveva fatto spostare un consigliere per rafforzare la maggioranza del presidente Vittorio D'Alessio, anch'egli candidato contro quella che era stata la proposta del Pd. Dunque, si era già schierato. Ma De Caro, da parte sua, mi aveva detto che lui era un uomo di partito e che se il consigliere regionale voleva andare a sbattere, lui, comunque, avrebbe sostenuto il candidato presidente del Pd. Dopo tre giorni non ha risposto più alle mie telefonate e, intanto, alcuni sindaci mi hanno chiamato dicendomi che stava chiedendo voti per il mio avversario. Da qui la presa di posizione molto determinata: Prendo atto di quanto è successo ma è evidente che a questo punto i numeri sui quali si è raggiunto un accordo a tavolino vanno azzerati. Ora bisogna resettare tutto, anche a costo di fare un altro congresso e mettere nuovamente in discussione ogni cosa. Persino il segretario. Non avevo partecipato all'assemblea perché credo che all'unità ci si doveva arrivare con il confronto e non metterla sul tavolo come una precondizione forzata di partenza. Ho avuto ragione: nel Pd l'unità non esiste. Al di là dell'aspetto politico, la vittoria impone una urgente ripresa dell'attività amministrativa.

Domani Buonopane sarà a Palazzo Caracciolo per riprendere da dove aveva lasciato. Forte di una legittimazione ancora più ampia - afferma - riparto a testa bassa. Mi farò subito promotore di un tavolo programmatico del centrosinistra. All'interno della coalizione che mi ha sostenuto (M5S, Sinistra Italiana, Noi di Centro, Socialisti e altri) dobbiamo confrontarci sul futuro del capoluogo, la questione acqua e il ciclo integrato dei rifiuti, oltre al Pnrr. Si tratta di temi fondamentali che presuppongono soluzioni immediate in un quadro politico chiaro. La Provincia deve assumersi un ruolo di regia ma la responsabilità delle scelte va condivisa insieme. La frammentazione non porta a nulla. C'è poi l'azione da mettere in campo più propriamente per la programmazione dell'ente. Martedì - continua il presidente - riprendiamo dagli atti sospesi: dup, piano del fabbisogno, bilancio. Dobbiamo andare di corsa. Inoltre, ho intenzione di assegnare le deleghe nel giro di pochi giorni. Per questo riunirò i consiglieri provinciali, compreso Girolamo Giaquinto per il quale a questo punto devo considerare la sua vicinanza. Chiamerò anche il consigliere Francesco Mazzariello che appartiene ad una realtà amministrativa importante come Atripalda e con tutti concorderemo i ruoli.
 

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