Bellizzi, detenuto aggredisce la psicologa con una lametta

La denuncia dei sindacati

Ancora violenza nel carcere di Bellizzi
Ancora violenza nel carcere di Bellizzi
di Katiuscia Guarino
Venerdì 2 Giugno 2023, 11:13
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Non c'è tregua nel carcere di Avellino: un detenuto egiziano ha tentato di aggredire la psicologa con una lametta. L'episodio è avvenuto nel reparto di infermeria. Il tempestivo intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha evitato conseguenze per la professionista. L'uomo è stato subito bloccato dai baschi azzurri che con non poca fatica lo hanno riportato alla calma. La vicenda è stata resa nota da Marianna Argenio, vicesegretario regionale per la Campania del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. «Le motivazioni sottese all'insano gesto sembrerebbero riconducibili al mancato trasferimento richiesto da tempo dal detenuto», spiega Argenio. Che si domanda: «Ma quanto può resistere ancora il personale della casa circondariale di Avellino, in emergenza ormai ogni giorno? E quando si decideranno i nostri uffici ministeriali a prendere provvedimenti». La rappresentante sindacale ricorda i diversi episodi di violenza che si sono registrati nelle ultime settimane nel penitenziario del capoluogo. «Prevediamo un'estate di fuoco se non si prenderanno immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi conclude Argenio - Il personale di polizia penitenziaria è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?».

Donato Capece, segretario generale del Sappe sollecita l'applicazione di «restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato». Un paio di settimane fa un altro detenuto ha impugnato un estintore minacciando gli agenti. Poi ha svuotato tutto il contenuto di schiuma sul pavimento del reparto. Qualche giorno prima, un altro recluso ha colpito con una testata un poliziotto, provocandogli la frattura del naso. Il tutto è avvenuto all'indomani della rivolta messa in piedi da una cinquantina di ospiti della casa circondariale. La mediazione della direttrice Concetta Felaco permise di far rientrare la protesta durata un paio d'ore. Furono momenti di forte apprensione, tanto che il penitenziario di Bellizzi Irpino venne cinturato dalle forze dell'ordine per scongiurare ogni pericolo. Per quella vicenda quattro detenuti sono stati trasferiti in altre carceri. Appena qualche giorno fa, il garante regionale per i diritti dei detenuti Samuele Ciambriello ha fotografato la realtà carceraria della provincia. Nella sua relazione annuale ha evidenziato una serie di criticità delle strutture presenti sul territorio irpino. Secondo quanto viene fuori dal dossier, nel secondo semestre del 2022, si sono verificati complessivamente 550 eventi critici a fronte dei 1.262 registrati nel primo semestre dello scorso anno. Gli atti di autolesionismo sono stati numerosi pari a 107, di cui 48 nel carcere di Bellizzi Irpino, 44 nel penitenziario di Ariano Irpino e 15 a Sant'Angelo dei Lombardi. Mentre i tentativi di suicidio sono stati 9, di cui 6 a Bellizzi Irpino e 3 ad Ariano Irpino. Ad Avellino, così come nel penitenziario del Tricolle, restano i problemi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e all'uso di telefoni cellulari.

Nella casa circondariale del capoluogo si sta portando avanti un'azione per contrastare tali fenomeni anche con l'utilizzo di nuovi dispositivi. Sul fronte delle attività trattamentali, la direttrice Felaco e il garante provinciale, Carlo Mele, stanno mettendo in piedi una serie di progetti al fine di impegnare le giornate dei reclusi. Un modo che serve anche per evitare eventi critici. 

 

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