Bellizzi Irpino, parla la nuova direttrice: «Carcere fuori controllo, lavoro per riportare l'ordine»

Dopo il ferimento di un detenuto in infermeria

Il carcere di Bellizzi Irpino
Il carcere di Bellizzi Irpino
di Katiuscia Guarino
Martedì 26 Settembre 2023, 08:33
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«Ad Avellino c'è da riportare la situazione alla normalità». La nuova direttrice del carcere di Bellizzi Irpino, Rita Romano, ha piena contezza del complicato lavoro che dovrà affrontare. Un percorso irto di ostacoli, come dimostra plasticamente l'episodio di sabato scorso. Un detenuto ferito gravemente a un occhio con un coltello artigianale da un altro ospite del penitenziario. Per lei, praticamente, è stato un battesimo di fuoco. Attende il passaggio di consegne con l'uscente Concetta Felaco, ma Rita Romano ha già preso contatto con gli uffici per non perdere tempo e mettersi subito all'opera. Dopo il primo approccio di sabato, ieri è stata nuovamente nel penitenziario.

La neo direttrice spiega: «Mi sono documentata sulle vicende del carcere di Avellino. Da ciò che ho avuto modo di vedere, c'è da ripianare tutta una situazione e bisogna ripartire». Romano ha le idee chiare su come affrontare il tragitto che la attende. «Ho trovato un personale che vuole lavorare per riprendersi la dignità che merita come servitore dello Stato - evidenzia - c'è gente che ha tanta voglia di lavorare». Secondo Romano, bisogna «recuperare il tempo perduto. Capire quali sono le cause e intervenire. Faremo rientrare le conflittualità», promette la nuova direttrice del penitenziario avellinese.

Sui fatti accaduti sabato, fa sapere che le condizioni del detenuto ferito sono in via di miglioramento. La lesione è importante. Da capire se perderà l'occhio.

«Ha un profondo taglio. Bisognerà successivamente verificare la ferita e le conseguenze, quando verranno tolte le bende», fa sapere Romano. Che poi racconta come sono andati i fatti sabato pomeriggio nel reparto di infermeria, quando un detenuto magrebino armato di un coltello artigianale ha colpito all'occhio un altro detenuto. La violenta aggressione ha scatenato l'ira di altri reclusi. «C'è stata una colluttazione tra detenuti nel reparto di infermeria. Sono stati molto bravi gli agenti a contenere la furia del detenuto straniero, ingestibile e che conosco. Era ristretto nel carcere di Salerno. Proprio nel penitenziario salernitano l'ultima volta aveva appiccato un incendio nella cella, mandando in ospedale tredici agenti per intossicazione. Questa aggressione ha scatenato l'ira di altri detenuti italiani. Gli animi erano esagitati. I poliziotti, pur essendo in minoranza, sono riusciti a contenere la situazione». Romano rivela di aver dovuto «autorizzare l'intervento dei poliziotti del Nucleo traduzioni per dare una mano. Ci siamo concentrati a fermare gli altri per evitare il peggio perché se si fossero incontrati sarebbe stato davvero un problema».

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Sui fatti accaduti nel carcere di Bellizzi Irpino è stata informata la Procura della Repubblica. Sono in corso gli accertamenti da parte della polizia giudiziaria. Il coltello di grosse dimensioni utilizzato dal feritore è stato sottoposto a sequestro per poter effettuare ulteriori rilievi. Il detenuto magrebino è stato già trasferito in un altro penitenziario. Le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra. È stato il Sappe, con il segretario regionale Tiziana Guacci, a rendere nota la vicenda, parlando del ferimento del detenuto a cui «è stato cavato un occhio. Sul posto è tempestivamente intervenuto un poliziotto che ha disarmato il magrebino togliendogli il coltello. Subito dopo, lo stesso poliziotto ha salvato lo straniero da circa 50 detenuti che erano accorsi per aggredirlo». Il carcere di Avellino è sotto la lente del provveditore regionale, Lucia Castellano, che sta lavorando per cercare di mitigare i problemi della struttura. Proprio il penitenziario avellinese è il più visitato dalla Castellano, rispetto alle altre carceri della Campania. A dimostrazione della sua attenzione verso la situazione di Bellizzi Irpino. 

 

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