Covid Avellino: tamponi ai prof,
boom di prenotazioni. Già due positivi

Covid Avellino: tamponi ai prof, boom di prenotazioni. Già due positivi
di Flavio Coppola
Mercoledì 13 Gennaio 2021, 08:22
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Duecentocinquanta nuovi prof pronti per lo screening con i tamponi rapidi, in vista della possibile riapertura delle altre classi delle elementari, il 25 gennaio.
Sono gli operatori scolastici che hanno prenotato la prestazione a Campo Genova e ne hanno già dato comunicazione al Comune. In parte, l'hanno pure eseguita, tra lunedì e ieri. E tra questi ecco i primi due positivi. Si tratta di operatori di una scuola cittadina tuttora in funzione e stanati dallo screening benché asintomatici. A questi si è aggiunto un terzo positivo, un professionista non riconducibile al mondo della scuola. Tutti e tre scovati in pochi minuti. Prosegue a ritmo intenso, dunque, la macchina dei tamponi a Campo Genova: 130 test ieri, altrettanti lunedì per un totale di 4030 test eseguiti, quasi il 10 per cento della popolazione avellinese: «È fondamentale aver scovato due asintomatici nella scuola, tra l'altro entrambi con una forte carica virale spiega il medico e consigliere comunale del Pd, Franco Russo - entrambi, infatti, avrebbero potuto inconsapevolmente contagiare moltissime persone all'interno dei plessi in cui lavorano».

L'amministrazione, in questo caso con il sostegno dell'opposizione, prova dunque a serrare i ranghi e ad alzare ancora l'asticella della sicurezza. Ma toccherà alla Regione Campania dire se lunedì potranno tornare in classe o meno come auspicato dal sindaco Festa anche i bambini delle altre classi delle elementari.

Dal canto suo, il primo cittadino ha già detto sì anche alle medie, a partire dal 25, mentre per le superiori ha sottolineato la necessità di un surplus di approfondimenti. Soprattutto sul versante dell'andamento epidemiologico. Sui trasporti, altro tema nodale, ci sarebbe un piano traffico che si incrocerebbe con l'organizzazione messa a punto dalla Prefettura.

Intanto, tiene banco in città anche l'organizzazione della campagna vaccinale anticovid. Il sindaco di Avellino ha proposto all'Asl l'utilizzo della tensostruttura del Campo Coni. L'Asl si è riservata di effettuare i sopralluoghi del caso. L'assessore alla Sicurezza di Palazzo di Città, Giuseppe Giacobbe, garantisce sulle condizioni della struttura: «È pienamente funzionante, è stata aperta fino a settembre, quando si giocava ancora al suo interno. È riscaldata, ha uno spogliatoio, e ci consentirebbe la possibilità di rispettare tutti i percorsi Covid, anche grazie ai diversi ingressi». Si tratta della vecchia tensostruttura, ma ribadisce l'assessore «non necessita di interventi di manutenzione straordinaria». Insomma, sarebbe immediatamente pronta per l'uso. E il Campo Coni? Per Giacobbe, la presenza degli sportivi sulla pista esterna e su quella interna - accessibile solo ai tesserati - sono conciliabili. Attualmente chiuso per l'allerta meteo dei giorni scorsi, insomma, il parco sportivo di Avellino è l'opzione principale, se non la sola, del Comune, per la cruciale campagna anti Coronavirus.

E stavolta l'utilizzo della struttura viene sostenuta pure dall'opposizione. Luca Cipriano, capogruppo di «Maipiù», aveva caldeggiato questa scelta quando il sindaco Festa inserì, nella rosa delle possibili location per i vaccini, pure Campo Genova e il «PaladelMauro». Ora rilancia: «Si faccia presto e si metta l'Asl in condizione di avere il massimo grado di sicurezza nell'interesse dei cittadini». Ma l'alfiere della minoranza non rinuncia ad una stoccata al sindaco: «Virando con decisione sul Campo Coni, Festa ammette implicitamente ciò che noi diciamo da tempo. Campo Genova è fuori uso perché dovrà subire il piano di caratterizzazione richiesto dall'Arpac per la presenza di inquinanti. Mentre il Palazzetto aggiunge sarebbe spesso impegnato per le gare sportive».
Stavolta Cipriano chiede «grande concretezza» ed esorta l'amministrazione al pragmatismo: «Finora, in fatto di Covid tutti gli annunci del sindaco si sono rivelati un bluff. Dal Covid hospital - accusa - al bando per le strutture private da destinare agli asintomatici. Fino ai 10.00 tamponi rapidi, che comunque si stanno somministrando decisamente a rilento rispetto alle aspettative del primo cittadino. È giunto il momento di voltare pagina».
 

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