Dai documenti le relazioni tra ditte e fratelli Guerriero

L'ipotesi: nel loro studio il raccordo tra imprese appaltatrici e Comune

Dai documenti le relazioni tra ditte e fratelli Guerriero
Dai documenti le relazioni tra ditte e fratelli Guerriero
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 6 Marzo 2024, 10:11
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Inchieste sull'attività del comune di Avellino: ad avviso della pubblica accusa i fratelli Diego e Fabio Guerriero avrebbero fatto da raccordo tra le varie aziende alle quali sono stati affidati i grandi appalti e gli uffici comunali, travolti dalla vicenda giudiziaria. Il tutto per ottenere utilità in cambio di aggiudicazioni degli appalti indetti da Piazza del Popolo.

Si prosegue con gli accertamenti. Indagini particolarmente complesse quelle che si trovano a gestire gli inquirenti di piazzale De Marsico, con ben quattro fascicoli d'inchiesta aperti, dei quali almeno tre potrebbero essere collegati tra loro da un unico filo rosso. Questo spiegherebbe anche la concatenazione dei blitz eseguiti a piazza del Popolo.
La procura di Avellino infatti ha aperto un fascicolo sulle proroghe concesse alla Eco di Scafati in relazione al piano di zona di Avellino, sul presunto concorso truccato per il reclutamento dei vigili urbani, sul Summer Festival, sugli appalti pubblici in particolare quelli per il recupero della Dogana fino ad arrivare alla costituzione della Grande srl per la gestione dei rifiuti.

Mentre sono stati depositati degli atti anche sull'info point di piazza Libertà, commissionato dal Cirpu (il consorzio per l'innovazione e lo sviluppo locale, la promozione della cultura, della ricerca e gli studi universitari).

Ipotesi di reato - quelle al momento contestate dagli inquirenti sul fascicolo degli appalti pubblici presumibilmente condizionati - per le quali la norma prevede anche l'utilizzo dei captatori informatici (i trojan) per accertare ulteriori profili di responsabilità.
Fascicoli d'inchiesta aperti e notifiche di sequestri probatori che hanno scosso la vita amministrativa di piazza del Popolo. Ed proprio dall'analisi dei documenti relativi alle gare d'appalto che potrebbero avere nuovo impulso investigativo anche gli altri filoni d'inchiesta aperti sull'attività amministrativa. Sul fronte appalti pubblici nel registro degli indagati - da venerdì scorso sono finiti Filomena Smiraglia (dirigente al personale, ai lavori pubblici, al patrimonio - infrastrutture, la Suap e al commercio), il geologo, nonché consigliere comunale e provinciale Diego Guerriero e suo fratello Fabio Guerriero, architetto in passato presidente dell'ente Parco Monte Picentini, titolare dello studio professionale di via Tagliamento. Intanto oggi il difensore della dirigente comunale, l'avvocato Marco Campora, provvederà a depositare il riesame per impugnare il decreto di sequestro del cellulare, del computer e di una serie di atti amministrativi firmati dalla Smiraglia. Deposito del riesame reale anche da parte del difensore di fiducia l'avvocato Marino Capone nominato dai due fratelli Guerriero, finiti sotto inchiesta e perquisiti venerdì scorso fino a tarda notte. Istanza di riesame che consentirà ai difensori di entrare in possesso della documentazione per poter iniziare ad abbozzare la linea difensiva.

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La procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma, ipotizza che alcuni dei più importanti appalti, gestiti dal Comune di Avellino, siano stati condizionati dai tre indagati.
Ed un ruolo importante, ad avviso degli inquirenti, in tale direzione l'avrebbe svolto la dirigente comunale Filomena Smiraglia, di origini napoletane, in forza alla pianta organica del Comune di Avellino dal 2021, assunta ex articolo 110 del Tuel su indicazione del sindaco Gianluca Festa ed assunta a tempo determinato, insieme all'architetto Fabio Guerriero.
Sul ruolo ricoperto dai tre indagati e non solo in questo filone d'indagine sono concentrati gli inquirenti di Piazzale De Marsico.

Ora i militari del nucleo investigativo coordinati dalla procura di Avellino procederanno ad esaminare l'iter procedurale di numerose gare d'appalto svolte negli ultimi dieci mesi su un fronte, affidamenti e delibere sull'altro, quello del Summer Festival (filone che conta tre indagati).
Gli inquirenti dovranno incrociare dati, nomi di aziende, nonché cifre in entrate e in uscita.
Accertamenti tesi ad avallare quelle che al momento sono soltanto ipotesi investigative. Inchieste che al momento contano nove indagati complessivamente tra dirigenti comunali, un consigliere e i titolari di alcune società coinvolte.

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