Avellino, inchiesta sugli appalti: carabinieri a casa del sindaco Festa

La Procura indaga sulle sponsorizzazioni alla Delfes, squadra di basket di serie B

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa indagato nell'inchiesta sugli appalti
Il sindaco di Avellino Gianluca Festa indagato nell'inchiesta sugli appalti
Mercoledì 6 Marzo 2024, 08:36 - Ultimo agg. 19:30
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Carabinieri a casa del sindaco. Nell'indagine della procura di Avellino sugli appalti in Comune finisce anche il sindaco Gianluca Festa. Le perquisizioni  sia a casa del primo cittadino  che nella sede comunale sono ancora in corso.

Secondo la Procura le società aggiudicatarie degli appalti  su cui sono aperte almeno quattro inchieste, hanno effettuato attività di sponsorizzazioni nelle società gestite di fatto dal sindaco.  In particolare il riferimento è ad una squadra di basket di serie B, la DelFes, amministrata da Gennaro Canonico, anch'egli indagato. 

L'operazione, protrattasi per  tutta la notte va inquadrata nell'inchiesta in corso coordinata dal procuratore Domenico Airoma che ha portato a indagare già tre persone. Nel capo di imputazione provvisoria predisposto dal pubblico ministero Vincenzo Toscano - nei confronti della dirigente comunale Filomena Smiraglia, il consigliere comunale e provinciale di Avellino, Diego Guerriero e di suo fratello architetto, titolare dello studio, Fabio Guerriero - i reati contestati vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta, dal falso in atto pubblico alla corruzione.

Ai tre viene contestato di aver posto in essere - ad avviso degli inquirenti, un sistema rodato e ben congeniato, confluito in un vincolo associativo. Un sistema teso alla realizzazione di diversi reati inerenti gli appalti pubblici. 

Festa ha convocato una conferenza stampa e conferma la perquisizione, puntualizzando in un comunicato: «La perquisizione, eseguita in tutti i luoghi nella disponibilità del sindaco, non ha fruttato elementi a riscontro delle incolpazioni».

Nel comunicato diffuso dal Comune  viene anche spiegato: «Non si può non esprimere il più profondo sconcerto per la costruzione dell’addebito sotteso al decreto di perquisizione, dal momento che è fatto noto a chiunque in città che Festa per anni, ha sostenuto la società di basket anche con proprie risorse economiche e come da tale impegno non abbia tratto alcun utile». 

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