«I 55 milioni di euro del Pnrr che l'Europa ha correttamente negato per lo stadio Artemio Franchi di Firenze potrebbero essere girati sul capitolo di spesa per la realizzazione della piattaforma logistica della Valle dell'Ufita». È la proposta provocazione del presidente degli industriali Emilio De Vizia.
«Così quei soldi vanno aggiungerli ai 25 milioni già stanziati e arrivare agli 84 milioni di euro necessari per questa fondamentale infrastruttura». Dal presidente di Confindustria Avellino la proposta di spostare il finanziamento richiesto per il rifacimento dell'impianto di calcio del capoluogo toscano, le cui problematicità sono state al centro di un intervento in Parlamento di Matteo Renzi, sottende una strategia concreta.
Una domanda legittima sul destino di tutti i finanziamenti disponibili attraverso una diversa selezione delle opere che rinvii quelle non a posto con l'iter procedurale o la progettazione e inserisca quelle senza problemi, magari favorendo il criterio della leva economico-finanziaria.
«Probabilmente afferma De Vizia servono maggiori dinamicità e fluidità nell'approvazione degli iter tecnici cercando di ridurre il più possibile la burocrazia e gli adempimenti preliminari che possono essere facilitati. Senza dubbio, però, va immaginato un sistema per trasferire gli importi a disposizione».
E ancora: «È emerso dai dibatti istituzionali che ci sono opere bloccate, per svariati motivi, per cui utilizzando quegli stanziamenti non ci sarebbero problemi di soldi. Per quanto ci riguarda dobbiamo solo dimostrare di riuscire a realizzare l'infrastruttura nei 3 anni e mezzo da qui alla fine del 2026. Intanto, però, dobbiamo cercare di capire la somma esatta necessaria».
Resta un mistero l'atteggiamento di Ferrovie: «Aspettando Rfi che ancora non si pronuncia, c'è uno studio che circola e che parla di 84 milioni di euro». Il presidente di Confindustria sottolinea come si tratti di un investimento da cui il territorio trarrebbe un enorme beneficio e andrebbe a completare tutto il resto: «La Stazione Hirpinia senza un contesto più ampio che punti alla crescita economica del territorio non serve, diventa una fermata in più per i passeggeri».
L'Alta Velocità-Alta Capacità, invece, deve avvicinare le aree interne al resto del Mezzogiorno e dell'Italia intera. Lo scalo merci, attraverso un raccordo ferroviario brevissimo, permetterebbe di sviluppare la logistica e creare economia e occupazione: uno stimolo al ripopolamento. «Dunque, il commissario straordinario in forza dei suoi poteri e Rfi si diano da fare, questo è un treno che l'Irpinia non può perdere», conclude De Vizia.