Frap's Avellino, giù le pareti
e Festa avverte i ritardatari

Frap's Avellino, giù le pareti e Festa avverte i ritardatari
di Flavio Coppola
Venerdì 22 Luglio 2022, 11:00
4 Minuti di Lettura

La ruspa tira giù le pareti e i ricordi dall'edificio che ospitò il Frap's e che tante generazioni di avellinesi aveva visto insieme. Crolla il vecchio per fare spazio al nuovo. Ovvero al costruendo Palazzo Marinelli.

E la città partecipa emotivamente allo spettacolo che segna, amministrativamente, l'eliminazione concreta di uno dei più famosi «buchi neri» del post terremoto. Proprio nel salotto buono di Avellino. Messo in salvo a furor di popolo - il portoncino in legno che andrà a Villa Amendola - parte ufficialmente il progetto che, secondo l'imprenditore Carmine Marinelli, potrebbe portare alla luce un nuovo e prestigioso edificio al Corso già nel 2023. Un mix di emozione e malinconia si respirano nel cuore della città. «Palazzo Marinelli - ne è sicuro il sindaco Festa - sarà una moderna struttura abitativa, con due piani interrati di box auto che torneranno utili, visto che uno dei problemi atavici di questa città è la mancanza di parcheggi. Quanto al portone del Frap's, che per anni era l'ingresso dei tifosi - continua - lo abbiamo consegnato a Sabino Spiezia, figura storica del tifo avellinese. Sarà restaurato assicura il sindaco - e donato alla città per conservarlo. È un'icona di quel momento storico».

Le ruspe hanno fatto presto.

Il vecchio edificio era esausto da anni. E già non esiste più. E adesso? «Ora partiamo con un progetto spiega l'imprenditore Marinelli che ha avuto una storia lunga a causa delle tempistiche per l'acquisizione della proprietà. Ma che farà sorgere un fabbricato promette ben inserito e attualizzato nel contesto architettonico di questa città. Chiuderemo gli scavi per fine agosto prevede e a settembre partiremo con l'edificazione. Senza particolari problemi, per il 2023 sarà completo». 

Ma per un «buco nero» che scompare dalla galassia cittadina, ce ne sono ancora diversi che rappresentano vere e proprie ferite nel corpo del capoluogo. A pochi metri dal teatro della prima demolizione, infatti, si è ormai incagliata la rinascita del ben più celebre Palazzo Trevisani. L'edificio settecentesco, tesoro abbandonato che ancora si tarda a riscoprire, fu visitato due mesi or sono, al suo interno, dal sindaco Festa e dai tecnici comunali. Entro 20 giorni doveva comparire un nuovo telone, raffigurante la vecchia facciata al culmine dello splendore. Invece si è scoperto che il ponteggio che sorregge l'edificio va rimesso a punto, perché instabile, e qui ci si è di nuovo incagliati. I tempi sono saltati (addirittura si sperava di poter partire a settembre con i lavori sfruttando il Superbonus) e il sindaco Festa ora avverte i condomini: «Non è nostra intenzione entrare nelle vicende tra privati, e non c'è dubbio che il 110 rappresenti lo strumento più idoneo se non l'unico per l'intervento. L'amministratore interloquisce con gli uffici molto spesso e noi auspichiamo che non ci siano grandi difficoltà. Ma monitoriamo tutto - sottolinea il sindaco - e non posso escludere azioni forti del Comune come per Corso Umberto. Auspico di non arrivarci perché non sarebbe positivo nemmeno per gli stressi proprietari». Significa, insomma, che l'ente può sempre riprendersi l'edificio. Per esempio con la leva delle tasse non pagate. A Corso Umberto, infatti, lo sta già facendo.

L'amministrazione ha predisposto gli atti per rompere ogni indugio ed acquisire al proprio patrimonio tutti gli edifici che i proprietari spesso irraggiungibili non si sono mai preoccupati di riqualificare. Le delibere, redatte al quarto piano di Piazza del Popolo, sono passate ieri in commissione Urbanistica, per il successivo e definitivo passaggio in Consiglio comunale. Si tratta, nello specifico, della Chiesa dell'Addolorata alla Puntarola, e di altri 5 immobili tra Corso Umberto e via Tedesco. In questo caso, gli ex proprietari hanno dato anche l'assenso. «Siamo pronti all'acquisizione conferma Festa e ciò vuol dire che la nostra azione forte sta portando i suoi risultati». Infine, il sindaco riferisce di un'indiscrezione su Palazzo Sandulli: «Fermo restando che sono vicende private, pare che le famiglie stiano addivenendo ad un accordo. Noi lo auspichiamo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA