Lina Galore trionfa a Drag Race Italia

Da Avellino a Milano, la favola di Giovanni Montuori

La drag queen Lina Galore
La drag queen Lina Galore
di Massimo Roca
Martedì 2 Gennaio 2024, 11:00
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Un divertimento, un gioco nato nel 2016 che è diventato un atto di coraggio, anzi di più, un atto politico: così definisce la sua creatura, la drag queen Lina Galore, il suo ideatore Giovanni Montuori.

Lui, fuori dal costume e dalle parrucche, è un 34enne di Avellino, che vive e lavora a Milano ed è un consulente di strategie di comunicazione e produttore digitale. Si descrive come «un ragazzo sensibile, abbastanza intelligente, molto introspettivo, anche se abbastanza estroverso». La gentilezza è il tratto comune che l'accomuna a Lina Galore: è lei la vincitrice ufficiale della terza edizione di Drag Race Italia. La nuova Italia's Next Drag Superstar è stata premiata durante il gran finale della terza stagione del programma. L'episodio finale è disponibile su Paramount+ in Italia e su Wow Presents Plus. Alla conduttrice, la drag queen Priscilla, ed ai giudici Chiara Francini, Paola Iezzi, e Paolo Camilli si sono aggiunti ogni settimana ospiti speciali nelle vesti di giudici di puntata.

La finale ha visto contendersi il titolo quattro drag queen molto diverse tra loro ma ricche di personalità: la seconda classificata la trans Melissa Bianchini, l'esplosiva Silvana Della Magliana. La Sheeva e, appunto, Lina Galore.

La seconda classificata sul podio di Drag Race Italia è stata Melissa Bianchini, la prima drag queen transgender a prendere parte all'interno del programma. Melissa è di origine brasiliana naturalizzata cittadina italiana, vive e lavora a Roma come drag performer e costumista, ed è ora una delle drag queen simbolo del Muccassassina, la storica serata Lgbtq+ della Capitale. L'incoronazione nel programma è stata poi rivissuta live nel locale Monk di Roma in un viewing party con le queen della stagione tre e molte colleghe delle stagioni precedenti. Petto villoso a vista, gambe non depilate, una cintura dorata a tenere insieme una mini-mini gonna davanti con uno strascico rosso fuoco nella parte finale. Con elmo da guerriera, scettro e petali dorati sul corpo, Lina Galore è riuscita a ribaltare il pronostico conquistando la Drag Race Italia 3.

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Fra il 2016 e il 2017, Montuori ha deciso di travestirsi per partecipare, con il suo ex compagno, ad alcune feste in discoteca in occasione Halloween, Capodanno, Carnevale. Nel 2019 prima del lockdown, la decisione di proporre il tutto in modo professionale. Nasce Lina Galore, il cui nome è per metà omaggio a Lina Sastri e per metà all'ex partner (Galore è il suo cognome). «Lo considero un atto di coraggio politico ed uno strumento di rappresentazione, elemento fondamentale per la sopravvivenza in una società etero normativa» sottolinea Montuori. «Se anche solo un giovane, vedendo una mia esibizione, trova il coraggio di essere sé stesso, allora quella parrucca vale fino all'ultimo euro speso. La prima cosa che si pensa d'istinto, negli ambienti meno aperti da un punto di vista sociale, è che chiunque sia vestito da donna abbia una data sfera sessuale, destinata a scadere nella perversione. Credo ci sia bisogno di stabilire una comunicazione libera e pulita, perché attraverso questa si crei un'apertura». Natale trascorso in famiglia ma senza riuscire a convincere i suoi a guardare il programma ed il successo. Un sogno ed un autoinvito, Montuori-Galore lo lancia: «Se Elio e le Storie tese partecipassero al Festival di Sanremo, mi piacerebbe essere loro ospite nella serata delle cover per cantare insieme il Gioca Jouer di Cecchetto». 

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