Il Comune si volta dall'altra parte, i controlli non si vedono. Così via De Concilij si trasforma ancora una volta nell'isola della movida sregolata. E' un altro fine settimana di assembramenti e polemiche. Dopo aver richiesto pattuglie e telecamere, i residenti ora hanno deciso di spingersi oltre. Fermi restando gli esposti presentati alle istituzioni, Prefettura compresa, e al netto dei voti fatti al sindaco Festa per portare il caso in aula, gli abitanti hanno cominciato a fotografare e filmare lo spettacolo degradante che va in scena sistematicamente nella zona dei locali, con annesse via Barone e via Montuori. Il risultato del materiale prodotto sono immagini emblematiche. Soprattutto relative a venerdì notte. Centinaia di giovanissimi senza mascherina, visibilmente alterati, si ammassano sui marciapiede, dopo l'ennesima rissa. Ad un certo punto, è più o meno l'una, arrivano sul posto ben due autombulanze. E' l'ormai consueta bolgia. Nulla a che fare con il sacrosanto diritto dei più giovani di divertirsi dopo un altro anno durissimo. E riesplode la protesta.
«Via De Conciliis , via Montuori, via Barone: terra di nessuno».
Al primo cittadino Gianluca Festa ha posto il problema, e non da oggi, anche la consigliera comunale di maggioranza, Francesca Medugno. Per ora, nemmeno l'esponente dagostiniana è riuscita ad ottenere risultati. La fascia tricolore, che proprio a via De Concilij fu protagonista di una notte folle che fece il giro delle cronache nazionali, non interviene, Anche tra viale Italia e via Colombo, la nottata di venerdì è stata particolarmente turbolenta. Caroselli e sfilate hanno tenuto banco nella zona fino a tarda notte. In questo caso, suscitando però soprattutto ilarità. Discorso diametralmente opposto al centro storico, a dimostrazione di una movida cittadina decisamente a due facce. Qui le polemiche nascono dal problema inverso. Eccettuati i pochi ristoranti attivi grazie alla concessione gratuita del suolo pubblico da parte del Comune, il cuore antico si è presentato pressochè deserto. Movida sotto tono e strade vuote già a partire dalla seconda serata. Nella desolata via Nappi chiusa al traffico come il resto della parte antica di Avellino fino a fine luglio - nemmeno un'anima. Da qui l'ennesima polemica contro la pedonalizzazione. Il commerciante e residente Antonio Chiummo, che ha già raccolto 360 firme contro l'isola pedonale con le transenne - ha immortalato polemicamente la situazione, per rinnovare la richiesta all'amministrazione di riaprire la zona al traffico veicolare. Mostra un'immagine spettrale di via Nappi e va all'attacco dopo la vittoria della nazionale: «Il centro storico ironizza festeggia insieme al sindaco».