Napoli-Bari, via al treno diretto ma è lento e solo per pochi

Al viaggio d'esordio solo una ventina di passeggeri

Il treno
Il treno
di Gianluca Galasso
Martedì 11 Luglio 2023, 09:24 - Ultimo agg. 14:17
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Addio ansia da coincidenze, ma il tempo di percorrenza resta largamente superiore rispetto al viaggio con un cambio che in alcune fasce orarie si aggira intorno alle 3 ore e 40 minuti. Non solo: perché all'esordio la linea diretta non riscuote grande appeal, con pochissimi viaggiatori. Ma andiamo con ordine.

Si parte alle 7,05 da Bari, si arriva a Napoli alle 11,15. Eccolo il treno diretto tra i due capoluoghi di regione. Mancava dagli anni '90. Cinque fermate in tutto, ognuna di due minuti: Barletta, Foggia, Benevento, Caserta e Aversa (e viceversa). Ieri il debutto con l'Intercity 716, appena con una ventina di persone a bordo, che ha rispettato (quasi) il tempo previsto dalla tabella di marcia: 4 ore e 10 minuti da Bari Centrale a Napoli Centrale, se tutto fila liscio. Tre i minuti di ritardo accumulati nel primo giorno. Sul viaggio in direzione opposta si risparmiano cinque minuti: dalla città partenopea si parte alle 18,55 per giungere in quella pugliese alle 23. Solo due i viaggi previsti: uno la mattina dalla Puglia alla Campania, il pomeriggio l'altro da Napoli a Bari. Ecco dunque il collegamento su ferro, senza fare cambi, in attesa che arrivi l'Alta Velocità.

Trenitalia prevede il treno veloce entro la fine del 2024.

Per quella data si andrà dal Tirreno all'Adriatico in due ore e 40 minuti. Ma il tempo di percorrenza, una volta completate tutte le opere programmate, potrebbe ulteriormente ridursi, fino a sfiorare il record di 120 minuti. Ora bisogna accontentarsi dell'Intercity che fa dunque da apripista, con servizio di prima e seconda classe, oltre alla carrozza dotata di posto e bagno accessibile per persone costrette su sedie a ruote. Il costo del biglietto parte da 36 euro.

Si può quasi definire un collegamento sperimentale, che fa seguito a un patto tra i due sindaci (Gaetano Manfredi e Antonio De Caro) e che ha trovato l'intesa del Gruppo Ferrovie dello Stato. «La conferma del primo treno diretto tra Napoli e Bari è motivo di grande soddisfazione per la nostra città e per l'intero Mezzogiorno il commento di Manfredi quando c'è stato l'ok ufficiale - Viene così mantenuto un impegno adottato nelle scorse settimane da istituzioni nazionali e locali. Questo collegamento rappresenta solo il primo passo per consolidare una connessione strategica di azioni condivise sull'asse Napoli-Bari in termini di mobilità, cultura e formazione».

Sui social media il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Tullio Ferrante, ha scritto: «Due grandi metropoli del Sud, Napoli e Bari, saranno collegate da un treno diretto, in attesa dei lavori di completamento dell'Alta velocità». Ferrante ha rimarcato anche le volontà dell'esecutivo rispetto al tema del trasporto. «L'impegno del governo ha sottolineato il sottosegretario e in particolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per collegare il Paese, migliorare ed efficientare i trasporti, agevolare e velocizzare i movimenti di pendolari e turisti, è costante e proficuo. Ed i risultati lo dimostrano».

Da Napoli, lo scorso 27 giugno, il ministro Matteo Salvini aveva dato l'annuncio del treno diretto. Per un bilancio relativo al numero di passeggeri è ancora presto. Servirà aspettare ancora un po' per avere contezza delle cifre di viaggiatori. È necessario un periodo di rodaggio, così come è importante fare conoscere la nuova soluzione per andare da una parte all'altra delle due regioni. E ciò soprattutto in questo periodo di trasferimenti per le vacanze estive. Ieri non c'è stata inaugurazione. La quota di viaggiatori - confidano gli addetti ai lavori - dovrebbe aumentare nelle prossime settimane, quando la nuova offerta sarà conosciuta da più persone.

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