Jj4 e gli altri orsi del Trentino al parco del Partenio, il sindaco di Summonte non demorde

Pasquale Giuditta continua nella sua proposta

L'orsa Jj4
L'orsa Jj4
di Massimo Roca
Martedì 25 Aprile 2023, 09:46
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Una proposta o una provocazione? L'idea lanciata da Pasquale Giuditta di ospitare nel Parco del Partenio gli orsi in esubero del Trentino, un risultato l'ha già ottenuto: accendere i riflettori su un intero territorio e su temi delicati ed interconnessi come natura, turismo e sviluppo. È lo stesso sindaco uscente di Summonte (lascerà a maggio la fascia tricolore all'unico candidato Ivo Capone), e presidente del distretto turistico del Partenio a ritornare sull'argomento. «Il mio intervento è volto ad aprire un dibattito sull'argomento - spiega Giuditta - Non sono depositario di verità scientifiche, anche se i miei riscontri li ho avuti. E devo dire che i pareri che ho raccolto non sono stati di chiusura rispetto ad un'ipotesi del genere. In politica c'è bisogno anche di cambiare la visione delle cose. Ci vuole coraggio nelle scelte. Devono essere sì ponderate, supportate, valutate, ma non possono essere escluse a priori. Noto una pigrizia nell'affrontare l'argomento. Quasi come se la mia sia l'idea di un rompiscatole. È necessario uno sforzo da parte di tutti. Andare alla semplificazione per evitare di discutere credo sia miope e dannoso. Nelle scelte importanti c'è bisogno di andare oltre. Sono gli oneri della politica. Di fronte alla tragedia non bisogna ragionare con l'emotività del momento. È giusto anche sottolineare che in contesti di valida gestione dell'area protetta, di comportamenti corretti da parte dell'uomo, l'integrazione uomo-orso non ha prodotto problemi in questi anni, sia in Trentino che in Abruzzo. L'orso potrebbe essere un elemento di attrazione, di valorizzazione e di completamento della fauna sul territorio».

Giuditta, al di là di quello che possa essere la concreta possibilità di invio degli orsi bruni trentini in Irpinia, è determinato a ragionare sull'argomento, «nei prossimi giorni coinvolgerò i soggetti interessati», ed allarga la dimensione del discorso offrendo una fotografia di una provincia, quella irpina, che ha lo stesso peso specifico dei compagni di bettola del Marchese del Grillo: «Oggi ci si meraviglia del bluff relativo all'Alta velocità. Una disfatta annunciata per come era stato impostato quel progetto legato alla dimensione industriale di quella zona. Avellino è l'unica città a non avere il collegamento su ferro con il capoluogo di regione. E siamo tagliati fuori dalle direttrici di sviluppo, oramai fortemente orientate sull'asse Napoli-Salerno. L'adeguamento a 4 corsie della Telesina potrebbe essere il colpo di grazia. Non è peregrino pensare ad uno scenario di progressivo abbandono della Società Autostrade del tratto appenninico dell'A16 con le sue criticità di tracciato.

Sono scenari forse apocalittici, ma la deriva è questa. Avellino e l'Irpinia rischiano di sparire dalla carta geografica».

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