Analogia nel tempo, situazioni che si ripetono, momenti di rottura ed incertezza nel futuro, ma soprattutto la consapevolezza che ci sono momenti decisivi nella vita delle città e degli uomini, nei quali si ha la sensazione che la storia possa cambiare il suo percorso.
Sono questi gli spunti di riflessione che inevitabilmente saranno stimolati dalla lettura delle pagine del romanzo Come la luce dell'alba (La Valle del Tempo, 300 pag., 18 euro) di Pio Russo Krauss. Oggi, alle 17.45 al Circolo della Stampa di Avellino, sarà presentato in un incontro in cui interverranno, oltre all'autore, don Vitaliano Della Sala (vicedirettore della Caritas diocesana di Avellino) e Paolo Siani (Fondazione Giancarlo Siani). A moderare sarà il responsabile della redazione di Avellino de Il Mattino, Gianni Colucci.
All'attrice Titti Pepi sarà affidata la lettura di alcuni passi del lavoro.
A Napoli, in quegli anni, scoppiava l'abusivismo edilizio di stampo speculativo e camorristico, distruggendo orti, vigne, alberi ed espellendo coloni e contadini, le fasce più povere della popolazione. In questa cornice si svolge la storia di un prete (padre Sergio) nel quartiere di Pianura, a Pozzuoli, e di un gruppo di giovani che prendono le parti degli ultimi e si oppongono alla distruzione del territorio e alla camorra. I diversi personaggi si troveranno ad affrontare dubbi, dilemmi, a interrogarsi sulle loro vite e sulla società, a fare scelte difficili.
E anche a vivere i primi innamoramenti, le prime storie d'amore con le loro gioie e tristezze. Il romanzo affronta temi di grande rilievo: cosa significa essere cristiani, il problema ambientale, il contrasto tra la coscienza del singolo e le indicazioni dell'istituzione di cui fa parte, la vita buona. Un romanzo che invita a porsi domande e il sui finale è aperto: come è inevitabile, padre Sergio si troverà da solo a rispondere delle sue scelte, tra queste l'amore per la ragazza che ha scelto di stargli accanto. Pagherà tutti i prezzi, ma l'impegno e la fede resteranno.
Pio Russo Krauss è nato e vive a Napoli. Medico di sanità pubblica, fin dalla giovinezza impegnato in ambito sociale, culturale ed ecclesiale. È stato attivista sin da ragazzo in ambito sociale, culturale ed ecclesiale anche come maestro e animatore di un doposcuola donmilaniano. A lungo presidente dello storico Centro Culturale Giovanile di via Caldieri, tra i fondatori dell'Associazione campana per la Pace (1982) e attuale presidente dell'Associazione Marco Mascagna, Russo Krauss collabora attualmente anche con il Centro di Coordinamento dei servizi per i senza fissa dimora "Salvatore Buglione".