Settimana polare alla scuola Cocchia termosifoni spenti, poi la svolta

Genitori infuriati: "Ragazzi a scuola con le coperte"

La manifestazione alla scuola media Enrico Cocchia
La manifestazione alla scuola media Enrico Cocchia
di Antonello PlatiLa
Sabato 28 Gennaio 2023, 09:01
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Al freddo e al gelo per quasi una settimana. Un guasto improvviso al sistema di riscaldamento ha costretto gli alunni della scuola media Enrico Cocchia di Avellino a portare le coperte tra i banchi. A nulla sono servite le ripetute segnalazioni che i genitori dei bambini hanno fatto all'istituto. Da lunedì e fino a ieri mattina, i termosifoni della struttura di via Tuoro Cappuccini sono rimasti freddi per l'intera durata delle lezioni.

In aula, quasi nessuno dei circa 800 alunni ha tolto giubbotti e cappelli e qualcuno si attrezzato con coperte per sopportare il freddo quasi polare di questi ultimi giorni. Soltanto ieri nel tardo pomeriggio un sopralluogo dei tecnici comunali e di una ditta specializzata ha consentito di risolvere l'inconveniente. La prossima settimana, dunque, si dovrebbe tornare alla normalità e soprattutto la temperatura dovrebbe essere decisamente più calda. «Una soluzione tardiva che ha creato disagi e pure qualche raffreddore di troppo», spiega una mamma che si è rivolta alla dirigente scolastica. «Mio figlio è stato costretto ad andare a scuola con la coperta: qualcosa di inaccettabile per un bambino di 11 anni».

Intanto, ieri pomeriggio in Piazza Libertà ad Avellino, l'Unione degli Studenti (Uds) ha tenuto un flashmob in vista degli Stati generali della scuola in programma il prossimo 24 febbraio a Napoli.

Anna Boccuti, coordinatrice provinciale Uds, spiega: «Ci prepariamo a una conferenza regionale che non era convocata da più di 10 anni. L'obiettivo è, innanzitutto, quello di verificare l'accessibilità al diritto allo studio, ma a Napoli saranno attivati quattro tavoli tematici: spazi ed edilizia, trasporti, benessere psicologico e, appunto, accessibilità al diritto alla studio». Il quadro a livello sia regionale sia provinciale è a tinte molto fosche: «Gli studenti irpini, così come la maggior parte di quelli campani, vivono una condizione di estremo disagio rispetto alle tematiche oggetto della conferenza regionale».

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Stando alla provincia di Avellino, il problema principale resta quello del trasporto pubblico locale: «Ogni anno, all'inizio dell'anno scolastico, la questione dei trasporti torna tristemente attuale. È sempre più difficile viaggiare in sicurezza o semplicemente raggiungere gli istituti con puntualità». Inoltre, prosegue la coordinatrice provinciale dell'Uds, «stiamo portando avanti su base provinciale un'inchiesta sul benessere psicologico degli studenti: oltre il 90 per cento degli studenti e delle studentesse avellinesi afferma di soffrire di ansia e di stress. Entrambe condizioni legate all'attività e a tutto quanto concerne il sistema scolastico».

In merito agli Stati generali di febbraio, Boccuti aggiunge: «A Napoli porteremo le istanze di tutti gli studenti di Avellino e provincia: è un momento di confronto importante con le istituzioni e con tutti gli attori che saranno chiamati a partecipare. Confidiamo nel fatto di portare a casa soluzioni ai tanti problemi che continuano a preoccupare gli studenti irpini». Già a novembre, Boccuti con una delegazione irpina aveva partecipato a uno sciopero nel capoluogo partenopeo: «In quella occasione, abbiamo contestato che la legge regionale al diritto allo studio fosse stata definanziata e in parte quasi dimenticata. Grave, ma per nulla sorprendente, in una regione quasi capolista per abbandono scolastico». La stessa legge prevede, all'ultimo dei suoi punti, una conferenza regionale sul diritto allo studio: «Da tenersi con l'amministrazione e tutti i sindacati e le associazioni inerenti al mondo dello scuola nella regione, che è quello che ci apprestiamo a fare a febbraio».
 

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