Ladri acrobati, sempre più sfrontati, e cittadini esasperati. Serata movimentata, l'ennesima dopo una breve tregua, nelle vaste contrade tra Sturno e Frigento. Prima in località Pantanelle, alle porte della cittadina ufitana, poco dopo a Tre Masserie, lungo il confine tra Frigento e Grottaminarda.
Abitazioni svaligiate coi legittimi proprietari allertati dall'abbaio insistente dei cani e poi da rumori molesti provenienti dalle stanze al piano superiore messe a soqquadro dai manigoldi.
«Si muovono a piedi- ha dichiarato Vito Di Leo, sindaco di Sturno, in contatto diretto con la Prefettura e i vertici delle forze dell'ordine - perché sanno di essere braccati.
Diverse auto sospette sono state segnalate a più riprese negli ultimi giorni alle autorità preposte, perciò, a quanto pare questi soggetti hanno scelto di muoversi a piedi attraverso le campagne. È così che stanno raggiungendo le case prese di mira: entrano dalla parte retrostante, spesso non illuminata, agendo indisturbati».
In pochissimi minuti i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, competente in quella giurisdizione, sono intervenuti in contrada Pantanelle. E mentre acquisivano elementi utili dalle vittime di turno dell'odioso reato predatorio un altro furto si consumava alle Tre Masserie, un'altra località vasta e popolosa, a pochissimi chilometri dal centro abitato di Sturno ma in territorio comunale di Frigento.
Anche qui stessa tecnica stessa audacia praticata dai lestofanti che si sono dati subito alla macchia. La comunità sturnese è di nuovo scossa dalla ripresa dei furti. Neppure il tempo di ritrovare un pò di serenità e normalità che l'incubo serale delle incursioni dei topi d'appartamento è ripiombato sulla cittadinanza già duramente provata. Le forze dell'ordine hanno pertanto rafforzato i controlli in quel circondario.