Avellino, ruspe sull'ex distributore di via dei Due Principati: abbattuto dopo 15 anni

Un lungo calvario che starebbe finalmente per vedere la luce

Ruspe sull'ex distributore di via dei Due Principati
Ruspe sull'ex distributore ​di via dei Due Principati
di Marco Monetta
Venerdì 8 Marzo 2024, 08:05
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Via dei due Principati, dopo oltre quindici anni va giù lo scempio a cielo aperto del piccolo stabile un tempo a servizio della pompa di benzina così ribattezzato da molti degli avellinesi residenti in zona. Un piano unico composto da due locali e abbandonato da quasi due decadi, nella giornata di ieri è stato tirato giù da una ruspa grazie all'intervento della ditta Dalma Costruzioni srl. Al lavoro due operai con due mezzi meccanici. Operazioni che presumibilmente, insieme con la rimozione dei detriti, dovrebbero essere completate nella giornata odierna. Il piccolo edificio, di proprietà comunale, è stato raso al suolo dando applicazione a un decreto dirigenziale del 27 dicembre 2023 (n. 4467), sotto la direzione dei lavori dell'architetto Anna Freda (responsabile della sicurezza l'ing. Marianna Della Sala).

Una scena per i più inaspettata che ha catturato l'attenzione di residenti e passanti, assuefatti allo stato di abbandono di quell'angolo di strada prima di imboccare il ponte della Ferriera, di fronte al gigante abbandonato del vecchio ospedale.

Il vecchio impianto di distribuzione di benzina, (le pompe di carburante erano già state rimosse anni addietro alla fine della concessione comunale con l'impresa Ludoil ndr) è andato in disuso a causa del protrarsi dei lavori per il tunnel che negli anni hanno bloccato, con gravi disagi per il commercio della zona, la viabilità a scendere da Piazza libertà su via Due Principati.

Un lungo calvario che, stando a quanto dichiarato dal sindaco Festa negli scorsi giorni, starebbe finalmente per vedere la luce con l'apertura dell'arteria sotterranea. Scompare dunque uno degli scorci più degradati di quest'area della città, a metà via tra il centro e il popoloso quartiere di San Tommaso. Tra gli interventi annoverati nel piano di Protezione civile, così spiega la dirigente comunale Freda, l'ordinanza di demolizione inevasa di amministrazione in amministrazione risalirebbe al lontano 2008, dunque ben tre lustri fa, quando a Palazzo di città era insediata la prima Giunta targata Pino Galasso.

Intervento necessario visto lo stato pericolante della struttura, così come certificato da perizie condotte da Palazzo di città. All'interno, diverse tipologie di rifiuti e detriti, materiali di risulta, smaltiti verosimilmente a più riprese da chi, nel tempo e senza autorizzazione, accedeva al perimetro della struttura. Dapprima bar a servizio della pompa di benzina, poi circolo privato, lo stabile è via via diventato simbolo di degrado e abbandono.
Rimossi i detriti dell'abbattimento, il piano stradale verrà messo in sicurezza con una guaina antinfiltrazioni. Dunque una nuova pavimentazione che verrà arricchita da alcune panchine.
Sotto il livello della strada, alla destra del ponte verso San Tommaso, resta fuori dall'intervento un locale anch'esso comunale, successivamente venduto ad un privato.

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