Incidente sulla via Appia: anziana perde la vita

Polemiche sulla sicurezza dell'arteria

La polizia sul luogo dell'investimento
La polizia sul luogo dell'investimento
di Giuseppe Di Martino
Domenica 13 Novembre 2022, 11:26 - Ultimo agg. 13:16
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È deceduta ieri pomeriggio Pia Micco, l'ottantaquattrenne beneventana che venerdì pomeriggio era stata investita lungo l'Appia, in contrada Epitaffio. La pensionata, che viveva da anni sola, in seguito alla morte del marito e del trasferimento in Germania dell'unico figlio, era stata trasportata in codice rosso all'ospedale Fatebenefratelli a causa delle ferite riportate in più parti del corpo dopo l'impatto con un suv guidato da un uomo di Cervino, centro della provincia di Caserta. Nonostante il tempestivo intervento dell'uomo, che ha messo in moto la macchina dei soccorsi, le condizioni della pensionata sono peggiorate di ora in ora fino all'ultimo trasferimento disperato all'ospedale San Pio, dove l'anziana è deceduta.

Secondo la ricostruzione degli agenti della Polizia stradale e della Polizia municipale, l'84enne stava attraversando con una carriola piena di fieno la trafficata arteria stradale quando è stata travolta dall'autovettura. La salma, su richiesta del sostituto procuratore Stefania Bianco, è stata trasferita nella camera mortuaria del San Pio, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria. Martedì, poi, sarà conferito l'incarico al medico legale Emilio D'Oro per eseguire l'autopsia. 

Durante la giornata, l'ennesimo incidente avvenuto sull'Appia ha innescato un nuovo scontro tra la maggioranza e l'opposizione consiliare. Ad accusare apertamente l'amministrazione comunale è intervenuto il coordinamento di Città Aperta, che in una nota hanno espresso tutte le perplessità riguardanti i lavori sulla statale. «Registriamo ancora una volta un episodio di cronaca lungo la via Appia, in zona Epitaffio e in un tratto di strada di competenza del Comune scrivono prima della notizia del decesso - Qualche ulteriore riflessione, allora, rispetto alle tante già prodotte in passato, pure bisogna farla. Allo stato attuale, infatti, il progetto risulta completato solo parzialmente e anche nella parte dei lavori terminati non mancano certo criticità». Più volte, infatti, il tratto stradale in questione, è stato teatro di simili incidenti. Nel 2014, infatti, quasi nello stesso punto dell'incidente avvenuto venerdì, perse la vita il professore del liceo Rummo, Diodoro Cocca.

Inoltre, in quella zona, secondo l'opposizione, nonostante una serie di lavori di messa in sicurezza che sono stati effettuati dal Comune, con la costruzione dei marciapiedi, restano i disagi per i residenti, le attività commerciali e gli automobilisti. Problemi che si acuiscono anche a causa della velocità con cui transitano auto e mezzi pesanti quando la strada non è intasata, in particolare nelle ore serali e notturne. 

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«Il posizionamento non livellato dei tombini al centro della carreggiata - concludono - oltre a creare problemi agli automobilisti determina un aumento dei rumori a ogni passaggio di un automezzo pesante, situazione avvertita con nitidezza dai residenti soprattutto nelle ore notturne. Persiste, inoltre, un evidente problema relativo alla segnaletica: quella verticale è assente, quella orizzontale scarna. Lacune che in un'arteria a forte traffico veicolare comportano conseguenze sul piano della sicurezza. Anche per questo sarebbe utile installare dei dissuasori per rallentare la velocità. Ricordiamo che i lavori sono stati resi possibili da un finanziamento straordinario che difficilmente sarà accordato in futuro: sarebbe delittuoso sprecare questa occasione con lavori eseguiti non ad opera d'arte. Né va della sicurezza degli automobilisti e dei residenti».

Una situazione, tra l'altro, resa ulteriormente complicata da gestire dopo lo stop della Soprintendenza che ritiene che nel sottosuolo possono trovarsi importanti reperti archeologici legati all'Appia Antica. «No alle strumentalizzazioni dice l'assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello A breve ripartiremo anche con i lavori dell'ultimo tratto dopo lo stop della Soprintendenza, insieme a un archeologo che seguirà quotidianamente le operazioni».

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