Benevento, l'affondo di Alternativa: «Lapidarium sempre più inutile, adesso fermatevi»

Nel mirino il piano per l'Arco di Traiano

L'area dell'Arco
L'area dell'Arco
Martedì 24 Ottobre 2023, 20:09
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«A poche settimane dalla scadenza dei termini ultimi per il completamento delle opere Pics, il progetto per l'Arco di Traiano è ancora una grande incognita». Esordiscono così, in una nota, i consiglieri di «Alternativa per Benevento», per  i quali si tratta di «un dato che la dice lunga sulla improvvisazione dell'azione amministrativa: non parliamo infatti di una delle tante bellezze della città ma del monumento simbolo di Benevento. Possibile che non si poteva fare di meglio? Certo che sì. E più volte, inutilmente, abbiamo provato a dirlo. La risposta è stata sempre la stessa: non disturbate il conducente. Il risultato? La situazione di buio in cui brancola il progetto. E qui neanche la sempre attiva macchina della propaganda mastelliana può fare molto. Non dopo le parole del soprintendente Gennaro Leva che ha escluso - almeno al momento - l'utilizzo di importanti reperti storici e archeologici all'interno dell'inutile “Lapidarium”. Conclusione alla quale eravamo arrivati noi per primi, sollevando a mezzo stampa e in Consiglio forti timori sulla gestione e la sicurezza di una teca che resterà esposta a tutto: alle intemperie e (purtroppo) ai vandali. Bastava un po' di buon senso».

Per i consiglieri, quindi,«il “Lapidarium”, struttura che per definizione è adibita ad ospitare ed esporre qualcosa, resterà vuoto non si sa per quanto tempo.

Sarà solo un ingombro di dubbio gusto posizionato a pochi metri dal monumento che da secoli caratterizza la nostra città agli occhi del mondo. Ma evidentemente sono altre le questioni che stanno a cuore a palazzo Mosti. Una su tutte: spendere purchè si spenda. A prescindere dalla qualità degli interventi, anche a costo di rovinare ciò che la storia ci ha lasciato in eredità. Prima che sia troppo tardi, per l'ultima volta lanciamo un appello all'amministrazione: fermatevi, magari perderete l'occasione per un nuovo taglio del nastro ma noi tutti ci risparmieremmo un'inutile offesa alla bellezza della nostra città».

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