Benevento, chiuse tutte le scuole:
ora scatta la denuncia

Benevento, chiuse tutte le scuole: ora scatta la denuncia
di Luella De Ciampis
Lunedì 20 Dicembre 2021, 08:39
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Il Codacons di Benevento presenta un esposto-denuncia alla Procura contro il sindaco Clemente Mastella per interruzione di ufficio o di pubblico servizio e, contestualmente, lo invita ad annullare ad horas il provvedimento di chiusura anticipata delle scuole prevista per oggi e per domani. L'associazione si appella alla normativa vigente che, da agosto, vieta ai governatori e ai sindaci di impedire l'accesso a scuola, a meno che non ci siano necessità sanitarie di grave entità che richiedono l'adozione di misure straordinarie nelle zone arancioni e rosse, oppure l'insorgenza di focolai che aumentano il rischio di diffusione del Covid. L'azione del Codacons non ha sortito l'effetto desiderato perché il sindaco non ha annullato l'ordinanza che sancisce la chiusura delle scuole ma si è limitato a effettuare un'integrazione del documento in cui specifica che rimane garantita la possibilità di svolgere attività scolastica in presenza, qualora sia necessario mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.


Sull'ordinanza sono intervenuti anche i rappresentati degli studenti degli istituti superiori del capoluogo che definiscono il provvedimento ingiustificato e deleterio perché applicato in mancanza di dati sufficienti relativi alla trasmissione del virus all'interno delle scuole e in mancanza di ulteriori e paralleli interventi restrittivi in altri ambienti di aggregazione. Le risposte, almeno quelle verbali, da parte del sindaco non sono arrivate perché a parlare sono stati i fatti e la fermezza nel mantenere fede alle azioni compiute nella mattinata di sabato. Tuttavia, nel corso della telefonata domenicale, il sindaco Clemente Mastella ha confermato la sua posizione: «Preferisco che ve la prendiate con me ha sottolineato piuttosto che consentire che il virus se la prenda con voi.

Alla base della mia scelta ci sono valide motivazioni, riconducibili al lockdown che ritorna in numerosi Paesi europei, alla diffusione della variante Omicron e ai contagi in costante aumento. Purtroppo i bambini sono veicolo del virus perché non sono vaccinati e, quindi, la decisione era davvero necessaria, nonostante possa creare qualche disagio alle famiglie con bambini in età scolare. Le stesse decisioni sono state prese anche da molti sindaci della provincia e di altri comuni italiani, nell'ottica di tutelare i cittadini». Ed ha aggiunto: «Intanto sono in aumento anche i ricoveri in ospedale perché siamo in una fase difficile ma non ancora drammatica che vale la pena non sottovalutare e cercare di superare adottando misure precauzionali non drastiche per evitare un altro lockdown».

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C'è un incremento esponenziale dei contagi sul territorio. Sono, infatti, 113 i positivi emersi ieri, mentre balzano dai 26 di sabato a 31 i pazienti in degenza al «Rummo», per effetto di cinque nuovi accessi nelle ultime 24 ore. L'aumento dei casi coincide con la chiusura anticipata di altri istituti scolastici della provincia. Alessandro Crisci, sindaco di Durazzano, ha decretato la sospensione della didattica in presenza in tutti gli istituti del paese fino a mercoledì 22, in seguito al riscontro di 14 casi di Covid tra la popolazione. A Castelvenere, il sindaco Alessandro Di Santo ha disposto la chiusura al pubblico degli uffici comunali con decorrenza da oggi fino al 24 dicembre, in seguito alla positività di un dipendente comunale. Sono stati già attivati tutti i protocolli necessari ma è stato ritenuto necessario chiudere gli uffici in via precauzionale, in attesa che siano effettuate ulteriori indagini epidemiologiche.

Mattinata impegnativa, quella di ieri, per gli hub del territorio, che hanno garantito l'apertura domenicale perché la risposta della popolazione è stata altissima, anche per effetto delle condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli. In città, c'erano file interminabili sia in via XXIV Maggio che all'ex caserma Pepicelli ma è stato possibile vaccinare un migliaio dei presenti, prima dell'orario di chiusura previsto per le 14. Al centro vaccinale di ponte Valentino sono state, invece, 340 le dosi vaccinali somministrate ai bambini

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