Benevento, guerra dei cartelloni: ora Mastella dispone le verifiche a tappeto

La maggior parte degli impianti 6x3 non è in regola

Benevento, guerra dei cartelloni: ora Mastella dispone le verifiche a tappeto
Benevento, guerra dei cartelloni: ora Mastella dispone le verifiche a tappeto
di Paolo Bocchino
Domenica 17 Marzo 2024, 10:53
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Il Comune prepara la stretta contro la giungla dei 6 x 3. Gli impianti pubblicitari che rispettano le regole si contano sulle ditta di una mano, così come sono mosche bianchissime i gestori che riversano nelle casse municipali i corrispettivi dovuti. Comodo business che arricchisce un pugno di società, una decina circa, determinando molti più disagi che vantaggi alla collettività beneventana.
«Adesso basta - tuona il sindaco Clemente Mastella - Presto vareremo provvedimenti che mettano fine a una situazione fattasi intollerabile. Chiederemo conto a questi signori, e chi non si metterà in regola si vedrà coprire i manifesti con la scritta «affissione abusiva». Siamo per l'iniziativa imprenditoriale, ma non a scapito della città».

Si procederà a una mappatura dettagliata delle installazioni 6 x 3 esistenti, propedeutica alle azioni che saranno adottate per garantire il rispetto delle regole, sia sul piano tecnico che economico. Ma le verifiche preliminari già condotte dal settore Urbanistica hanno fatto emergere una situazione definita senza mezzi termini "preoccupante". A spartirsi la torta dei proventi dei maxi cartelloni pubblicitari sono una dozzina di società, perlopiù non locali, impegnate nella gestione di circa 170 impianti.

Numeri che danno la misura dell'impatto pervasivo di tali strutture sulla vita quotidiana della città, e non soltanto sul piano estetico.

Strutture che spuntano come funghi nei punti più in vista della città. Installazioni non verificate rappresentano un pericolo anche sul versante della sicurezza, come insegna qualche improvviso collasso verificatosi negli scorsi anni in occasione di intemperanze meteorologiche particolarmente intense. Senza trascurare il rischioso appeal che possono esercitare sugli automobilisti tabelloni recanti messaggi nati per attrarre l'attenzione. Impianti che nella quasi totalità non risultano autorizzati e non rispettano le norme, ma continuano a macinare ogni anno incassi considerevoli. Di qui il giro di vite messo in programma dall'amministrazione comunale, che verrà definito nei dettagli a partire dai prossimi giorni grazie all'attività del settore Urbanistica guidato da Antonella Moretti, e in collaborazione con la Polizia municipale.

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Punto di riferimento per i provvedimenti da adottare sarà il «Regolamento comunale del Piano generale degli impianti pubblicitari» approvato dal Consiglio comunale il 21 dicembre 2020 con le modifiche e le integrazioni resesi necessarie a seguito della sentenza del Tar Campania che nel 2016 aveva censurato alcuni passi del testo varato nel 2015. Segnatamente, è l'articolo 47 del Regolamento a disciplinare gli «Impianti privati per l'affissione di manifesti di natura commerciale su suolo pubblico». La norma consente «nel centro urbano, ad esclusione del centro storico buffer zone Unesco, ad aziende e società pubblicitarie specializzate ed abilitate che ne faranno richiesta l'installazione di cartelli affissionali mono e bifacciali, e poster con dimensioni massime di metri 6 per 3 cadauno da adibire all'affissione di manifesti di natura commerciale». «In prossimità delle intersezioni stradali - sancisce la direttiva municipale - possono essere installati soltanto impianti monofacciali parallelamente al senso di marcia degli autoveicoli, e preferibilmente su pareti e recinzioni. E' consentita nel centro abitato, ad esclusione del centro storico buffer zone Unesco, anche l'installazione avanti e in prossimità di edifici pubblici (stazioni ferroviarie, edifici scolastici, etc.) con esclusione degli edifici di rilevanza storica e di culto, per impianti non superiori al formato 3 per 6».

Azione che ha ricevuto l'imprimatur convinto del primo cittadino Clemente Mastella: «Perseguiremo ogni strada che ci fornisce la legge per assicurare il rispetto delle norme e per garantire la sicurezza e l'estetica della nostra città. Le società che agiscono in tale settore in totale spregio delle disposizioni vigenti, sia sul piano nazionale che locale, saranno presto sollecitate a regolarizzare la loro posizione, conformandosi alle norme che regolano l'installazione e la gestione degli impianti pubblicitari nella nostra città».

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