Benevento, piazza Duomo: mancano i fondi per l'ultimo piano

Benevento, piazza Duomo: mancano i fondi per l'ultimo piano
di Nico De Vincentiis
Mercoledì 6 Maggio 2015, 23:04 - Ultimo agg. 7 Maggio, 08:50
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Benevento. All’Ufficio lavori pubblici del Comune la parola d’ordine è «quasi».





Qualche settimana fa era in verità stata sospesa dal vocabolario amministrativo, complici i dirigenti accusati di ritardare le prassi necessarie al completamento o all’inizio di lavori già deliberati e finanziati.



Un durissimo faccia a faccia tra sindaco, assessore e alcuni di loro, quindi la decisione di sostituirli nella guida di alcuni settori strategici. Riecco allora spuntare il profumo di vigilia. Il «quasi» non viene ancora sostituito dal «pronti via» ma è già qualcosa.



Si torna a lavorare al cantiere del lungo Calore per completare il percorso paesaggistico-culturale che dall’ex colonia elioterapica arriverà al Ponte Vanvitelli. Un discorso a parte (in questo caso il «quasi» è molto elastico) per i lavori di riqualificazione del ponte sul Calore. Il progetto prevede la sistemazione dei marciapiedi e della sede stradale, l’adeguamento dell’impianto di illuminazione, la realizzazione di alcuni percorsi laterali. Cantiere non proprio vicino all’apertura.



Ma i cittadini si accorgeranno dell’imminenza dei lavori quando il Comune esporrà i cartelli per la modifica della circolazione. Questa modifica annunciata ci introduce nell’ultimo «quasi» nell’agenda degli amministratori: il completamento di piazza Duomo. Qui il traffico caotico minaccia continuamente i pedoni costretti al percorso obbligato intorno alla recinzione del cantiere-discarica e soprattutto all’attraversamento pericoloso dalla cattedrale al corso Garibaldi.



Le auto dirette a piazza Orsini affrontano, infatti, la curva senza «guide» sull’asfalto scegliendo la traiettoria migliore che spesso però coincide con quella dei pedoni.



Per rimediare si attende il completamento dei lavori. Prossima la riapertura per il completamento del secondo lotto (finanziamento di 7 milioni) a quasi 9 anni dalla posa della prima pietra. Come noto dovrà sorgere un complesso centrato sulla creazione di un museo di arte contemporanea.



«Il nuovo responsabile dell’Ufficio Isidoro Fucci - dice l’assessore Cosimo Lepore - ha chiuso l’accordo con la ditta Sicci Sud di Casalnuovoi già all’opera dal 2007 per il primo lotto. Via libera al riaffidamento dei lavori. Stavolta ci siamo». L’annuncio è di non poco conto, proprio in virtù del nodo strategico in cui si realizza l’opera. Un’opera che rischia di non vedere la sua realizzazione finale. «Ho qualche dubbio - ammette Lepore - che con la somma a disposizione potremo realizzare l’ultimo piano. Potremo riuscire a completare il tutto con una modifica al progetto che però è preclusa dal vincolo insito nel concorso di progettazione». Peccato che l’ultimo piano sarebbe anche la parte più suggestiva dell’opera, una grande terrazza sulla città.
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