Benevento, profughi dall'Ucraina:
pronto il piano scuola per i bambini

Benevento, profughi dall'Ucraina: pronto il piano scuola per i bambini
di Giuseppe Di Martino
Mercoledì 16 Marzo 2022, 08:55 - Ultimo agg. 20:55
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La macchina organizzativa per l'accoglienza e l'integrazione dei profughi ucraini viaggia a pieno regime. Gli sforzi dell'amministrazione comunale si concentrano sul futuro dei minori fuggiti dagli orrori della guerra. Sono, infatti, 32 piccoli profughi arrivati a Benevento.

La maggior parte di loro è stata accolta nelle strutture della Caritas e nelle trenta famiglie che hanno risposto positivamente all'appello congiunto lanciato da Palazzo Mosti e da via San Pasquale. Ieri mattina il sindaco Clemente Mastella ha convocato, presso la sala consiliare del Comune, un tavolo tecnico con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi, del Centro provinciale per l'Istruzione degli adulti e con una parte dei rappresentanti dell'Usp. Al termine della riunione è stata istituita la cabina di regia che indirizzerà tutti i passaggi istituzionali per favorire l'introduzione dei rifugiati nelle classi. I dirigenti mapperanno gli istituti valutandone la disponibilità nelle aule che verranno comunicate all'Usp, mentre i Servizi Sociali del Comune daranno indicazione in merito alle generalità e al numero effettivo di studenti ucraini censiti. Al vertice hanno partecipato l'assessora all'Istruzione Maria Carmela Serluca, l'assessora ai Servizi Sociali Carmen Coppola, il presidente dell'Associazione nazionale presidi Luigi Mottola e la presidente dell'Associazione nazionale dirigenti scolastici Grazia Pedicini.

«Cercheremo di inserire i bambini che arriveranno in città in alcune scuole, dove registriamo la presenza di coetanei ucraini con lo scopo di facilitare il loro inserimento.

Ragioniamo per l'inclusione dei ragazzi per questo breve scorcio scolastico e proietteremo i nostri sforzi per pensare alla loro integrazione anche per l'anno successivo» spiega l'assessore Serluca. Fondamentale sarà il ruolo degli insegnanti di lingua italiana che avranno il compito di favorire l'integrazione dei nuovi arrivati. «Siamo partiti bene, abbiamo dato piena disponibilità e ora dobbiamo reclutare docenti di italiano per l'insegnamento della lingua ai bambini ucraini», dice Mottola. «L'arrivo di questi bambini non può essere lasciato al caso e deve essere seguito con attenzione. Quando si parte con una sinergia fra ente locale, scuola e servizi sociali si parte con il piede giusto. La scuola beneventana farà la sua parte e la farà come sempre con grande impegno» dice Pedicini. Agli studenti ucraini verrà garantito il servizio mensa, il trasporto e sarà fornito il materiale scolastico raccolto dalle donazioni del Comune e dei cittadini.

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Inoltre è stato creato un fondo per le prime necessità dei profughi. «Le famiglie accoglienti possono recarsi nelle sedi delle associazioni di volontariato per ricevere alimenti, passeggini e tutto il necessario per l'accoglienza dei profughi. Non possiamo lasciare sole quelle famiglie che non possono sostenere economicamente da sole questo incarico che non sarà di breve durata», afferma Coppola. Resta alta l'attenzione legata alla ricerca di una struttura pubblica di prima accoglienza. Il sindaco Mastella pensa all'utilizzo dell'ex caserma Pepicelli, attuale principale hub vaccinale, come unico hotspot per l'accoglienza dei migranti, per l'avvio del protocollo sanitario tra tamponi, vaccini e quarantene e per ospitare qualche famiglia, così come all'edificio dell'ex Cassa Edile in via delle Poste. All'interno ci sarebbe la possibilità di recuperare degli appartamenti. «Il sindaco prosegue Coppola - ha avviato le procedure per trovare l'intesa con il Demanio. Non è semplice sbloccare i lavori e ancora non abbiamo ricevuto risposte positive per poter avviare questo nuovo e importante servizio». Un messaggio concreto di aiuto è arrivato da Civico22, che ha attivato un corridoio umanitario ed è riuscito a raggiungere il fronte bellico donando generi alimentari, medicinali e oltre mille sacchi a pelo.

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