Nella sede del Tribunale ecclesiastico interdiocesano di Benevento, all'interno del Palazzo arcivescovile, è stato illustrato il bilancio delle attività svolta nel 2021 dal Tribunale Ecclesiastico. Dal report dell'attività giudiziaria risulta che in prima istanza risultano decise 55 cause, a fronte di 50 introdotte nel 2021, di cui 48 provenienti dalla Diocesi di Benevento e 7 da quella di Cerreto Sannita-Telese Terme-Sant'Agata de' Goti. Tra i motivi di nullità del matrimonio primeggia l'esclusione dell'indissolubilità, alla base di 51 casi, seguita dall'esclusione della prole (5) e dal difetto di discrezione del giudizio circa diritti e doveri (3). In seconda istanza, invece, le cause introdotte sono 25, di cui 19 decise. Per quanto riguarda quelle con sentenza affermativa, tra le ragioni di annullamento spiccano il difetto di discrezione di giudizio e l'incapacità psichica con 12 casi a testa, seguite dall'esclusione dell'indissolubilità (5). La sola causa decisa con sentenza negativa, riguarda l'esclusione della prole.
Durante l'incontro, a cui hanno partecipato l'arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, il presidente del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano beneventano Erasmo Napolitano, il giudice laico del Tribunale Paolo Palumbo, è stato anche presentato il nuovo sportello di ascolto per le coppie separate. Si tratta di un servizio stabile e completamente gratuito deputato all'accoglienza dei separati, divorziati, divorziati civilmente risposati e a tutti i fedeli che vivono situazioni di complessità familiare e fragilità nella vita coniugale, estendendo la sua disponibilità all'ascolto anche a favore di sposati civilmente, conviventi, persone unite civilmente, fedeli di altre confessioni religiose coniugati o meno. «Con questo servizio spiega Palumbo intendiamo offrire una consulenza in vista della riconciliazione, della convalidazione di un matrimonio o dell'avvio di un'indagine pregiudiziale a un processo di nullità del matrimonio. Svolgiamo attività di supporto e mediazione in sede processuale e in fase successiva alla dichiarazione di nullità, tanto per chi accetta la sentenza ma soprattutto per chi non condivide la decisione».
Il presidente del Tribunale Ecclesiastico Erasmo Napolitano ha sottolineato, poi, l'importanza dell'accessibilità al processo.