Pericolo in Tangenziale Ovest,
spunta l'ipotesi autovelox

Pericolo in Tangenziale Ovest, spunta l'ipotesi autovelox
di Paolo Bocchino
Mercoledì 3 Marzo 2021, 09:00
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Asfalto nuovo in primavera. Le buone notizie per la Tangenziale Ovest si fermano qui, almeno per il momento. L'importante arteria che collega la zona Nord della città con il rione Libertà e la valle Caudina dovrà attendere ancora per l'adozione di provvedimenti incisivi a tutela della sicurezza. Neanche l'ultimo, gravissimo incidente sembra aver fatto scattare l'allarme rosso. L'11 febbraio, sulla trafficata bretella che forma l'anello esterno al centro insieme al Raccordo, perdeva la vita Antonio De Ianni, 57enne sindacalista ex dipendente dei Consorzi, molto noto in città. Ricoverato in gravi condizioni l'altro automobilista coinvolto nell'impatto, un 53enne di Castelpoto. Ultimo caso di una lista, purtroppo, lunghissima. Nel ventesimo anniversario dalla inaugurazione, la Tangenziale ha già contato numerosi sinistri gravi e in alcuni casi mortali. Sequela che non ha però determinato l'adozione di drastiche misure contenitive, né se ne vedono all'orizzonte. Unica eccezione il rifacimento del fondo stradale: «La Statale 752 Tangenziale Ovest di Benevento - spiega l'ufficio stampa dell'Anas - è classificata, secondo il Codice della Strada come strada extraurbana secondaria. Per normativa e caratteristiche tecniche, lungo questa arteria non è possibile installare barriere spartitraffico. Va ricordato che sul tracciato principale dell'infrastruttura vige il limite di velocità di 80 chilometri orari per gli autoveicoli e di 60 chilometri orari per gli autocarri, con striscia continua permanente che vieta il sorpasso. La segnaletica e la pavimentazione stradale risultano in buone condizioni. Ciononostante, nell'ambito delle attività di manutenzione che si effettua costantemente sul patrimonio infrastrutturale in gestione, l'Azienda ha già programmato un ulteriore intervento di nuova pavimentazione che verrà effettuato in primavera, non appena le condizioni meteo e le temperature atmosferiche lo consentiranno».

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Un intervento comunque auspicabile, se si considera che proprio il fondo stradale è stato spesso indicato quale fattore determinante dei sinistri più gravi insieme all'elevata velocità favorita dall'andamento scorrevole dell'arteria e dal tracciato che alterna lunghi tratti in rettilineo e brusche curve. All'origine di una pericolosità supportata dalle statistiche e corroborata dalla unanime percezione collettiva c'è dunque un mix di limiti strutturali, imprudenza individuale e mancanza di correttivi. Potrebbe essere presa in considerazione pertanto l'installazione di un autovelox. Tantopiù che la Tangenziale Ovest figura da ben 11 anni tra le strade sulle quali è possibile collocare un apparecchio per la rilevazione automatica della velocità senza obbligo di contestazione immediata.

Lo attesta il decreto varato il 13 aprile 2010 dall'allora prefetto Michele Mazza, confermato dall'attuale numero uno di Palazzo del Governo Francesco Antonio Cappetta con decreto del 18 maggio 2020.

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Segnatamente, il controllo elettronico della velocità senza la presenza di pattuglie è possibile nel tratto compreso «tra il chilometro 0+800 e il chilometro 4+000 della Tangenziale», come indicato nei decreti prefettizi. Proprio il tronco stradale nel quale si verificano più frequentemente i sinistri. Perché allora non procedere in tal senso? L'Anas, proprietaria dell'arteria dal 2018 avendola ricevuta dalla Provincia, replica così: «Per le implementazioni di sicurezza legate ai controlli stradali che spettano ad altri Enti (autovelox), Anas rinnova la propria disponibilità e apertura a incontri o sopralluoghi tecnici». Un primo passo cui segue la dichiarata disponibilità del sindaco Clemente Mastella: «Valutiamo la possibilità di installare un autovelox sulla Tangenziale Ovest. Ma l'iter non è semplice né rapido, e coinvolge molteplici competenze che non riguardano il solo Comune. È' accaduta la stessa cosa in merito alla Statale 90 Bis: malgrado la collaborazione con il Comune di Paduli non siamo riusciti a ottenere il provvedimento».
 

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