Tavolini abusivi e strade ad ostacoli: è guerra contro tutti

Scontro infuocato Comune-Comitati a colpi di affondi e minacce di querele

Tavolini abusivi e strade ad ostacoli: è guerra contro tutti
Tavolini abusivi e strade ad ostacoli: è guerra contro tutti
di Paolo Bocchino
Martedì 5 Settembre 2023, 09:47 - Ultimo agg. 11:56
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Amministrazione comunale e locali contro il comitato di quartiere. Comitato e opposizione contro l'amministrazione. Dalla strada si passa al tribunale, dall'invettiva verbale alle carte bollate. Nel centro storico è tutti contro tutti. Anni e anni di polemiche, pur furenti, sulla problematica coesistenza tra residenti e movida non avevano mai toccato vette così alte di scontro. Casus belli l'episodio che avrebbe visto protagonista nella notte di sabato un'ambulanza, bloccata da tavolini e sedie dei locali nel raggiungere una persona bisognosa di soccorsi. Ma la circostanza, rivelata dal presidente del comitato di quartiere Luigi Marino sulla scorta di segnalazioni, è stata poi corretta da successive testimonianze che hanno attribuito alla ristrettezza dei vicoli e non all'ingombro delle suppellettili commerciali la causa dello stop del mezzo di emergenza, effettivamente verificatosi.

Pronta la reazione dell'amministrazione comunale, alla quale Marino, nel denunciare l'accaduto, aveva chiesto conto circa la regolarità delle autorizzazioni rilasciate agli esercenti, con specifico riferimento alla tutela della sicurezza in conseguenza della diffusa occupazione del suolo pubblico. Il primo cittadino Clemente Mastella si è associato ieri all'assessore alle Attività produttive Luigi Ambrosone, che domenica aveva preannunciato querela a Marino: «Confermo che verrà dato mandato all'ufficio legale del Comune per procedere in sede giudiziaria, sia penale che civile, contro il "comitato di quartiere" in questione, e contro chi si dichiara "presidente" dello stesso, nonché nei confronti degli altri componenti che saranno individuati quali responsabili».

Esternazioni che hanno trovato eco nel Comitato locali centro storico: «Ringraziamo il sindaco Mastella e l'assessore Ambrosone per la presa di posizione - ha reso noto la portavoce Gaia Russo -. Ci uniremo alla loro procedura legale perché stufi di essere messi alla gogna e infangati ingiustamente. Non siamo soliti rispondere alle accuse divenute ormai vessatorie del comitato di quartiere, che negli ultimi mesi ha additato gli esercenti del centro storico come unici responsabili di qualsiasi problematica. L'ambulanza non è riuscita a transitare perché il vicolo era troppo stretto. La causa è la strettoia, non i tavolini, non gli avventori, né tantomeno la folla. Come precisato dai testimoni, avventori ed esercenti hanno cercato di dare una mano. Il soccorso è stato portato a termine in maniera egregia».
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Uno scontro frontale che spazza via ogni residuo di dialogo tra Palazzo Mosti e il comitato. E la replica di Marino non si è fatta attendere: «Sarà mia cura tutelare il comitato di quartiere e la mia persona - ha fatto sapere ieri il numero uno del sodalizio civico -. Il mio diritto di critica è più ampio di quello riservato a un politico nei confronti di un cittadino. Credo che sia Mastella, sia Ambrosone, abbiano travalicato lo steccato nel quale dovevano rimanere.

In democrazia, un politico deve saper accogliere le critiche, senza trascendere. L'assessore prima e il sindaco dopo, hanno sostanzialmente fatto comprendere pubblicamente che chi dissente, chi critica, chi chiede risposte, deve stare in guardia. Il testo delle nostre richieste, però, era chiaro e non integra alcun reato. Quale danno si sarebbe creato? Perché non si  agisce e ragiona in maniera istituzionale? La cittadinanza doveva essere informata della minaccia di querela? Il Comune di Benevento si è costituito parte civile nei giudizi relativi alle aggressioni in centro storico? Si è costituito parte civile nei giudizi per inquinamento acustico?».

Marino quindi ribadisce: «Che i vicoli siano invasi da tavolini e sedie è un dato oggettivo che difficilmente potrà essere negato. Quanto avvenuto anche in precedenza rispetto al transito dei mezzi di soccorso prevede una riflessione profonda. Se i mezzi sono più grandi degli spazi, si renderà necessario chiedere agli enti competenti di dotarsi di autoveicoli che riescano a passare anche nei vicoli. I tavolini su una via stretta possono integrare un pericolo anche per chi vi si siede. Il mezzo autorizzato o in fase di soccorso potrebbe investire gli avventori, come tristemente accaduto in altre città». Odore di querela anche nei confronti dei gestori dei locali: «Abbiamo appreso della nota del comitato degli esercenti. Le cose scritte, in verità non si comprende con quale finalità, verranno poste al vaglio della magistratura inquirente. Leggiamo che si uniranno alla querela del sindaco. Esercenti e amministrazione contro un cittadino e un'associazione che pretendono legalità e rispetto delle regole. Ma siamo sicuri che tutto questo attacco tra pubblico e privato sia lecito?».

In campo anche l'opposizione consiliare con il leader di Alternativa Luigi Diego Perifano: «Non condivido l'annuncio di Mastella di voler querelare, a nome del Comune, il presidente del comitato di quartiere. Mi auguro che ci rifletta e non lo faccia, giacché sembra un atto di ritorsione politica contro una voce ritenuta scomoda. Non si discute la legittimazione dell'amministrazione a tutelare il proprio operato e rendere chiarimenti. Nel caso di specie, lo ha già fatto l'assessore Ambrosone con una nota in verità sin troppo aggressiva, considerato che, al di là dell'episodio singolo, è notorio che in altre occasioni le autoambulanze hanno trovato difficoltà a prestare assistenza ai residenti del centro storico. Scegliere di trasferire il confronto con associazioni e comitati civici nelle aule di tribunale è grave. Prendo atto che il sindaco ha la querela facile e che intende percorrere la via giudiziaria come alternativa al dibattito pubblico. Vorrà dire che, all'occorrenza, ci adegueremo. Gli spunti non mancano».
 

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