Vaccini, seconda dose «eterologa»:
cresce il fronte del sì a Benevento

Vaccini, seconda dose «eterologa»: cresce il fronte del sì a Benevento
di Antonio N. Colangelo
Martedì 22 Giugno 2021, 09:20 - Ultimo agg. 19:39
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Visibilmente provati per l'attesa, l'elevata temperatura estiva e l'inevitabile preoccupazione di eventuali effetti collaterali ma allo stesso tempo felici di aver completato l'iter vaccinale e tutt'altro che allarmati dalle polemiche relative al mix di inoculazioni.

All'hub Pepicelli, dopo i recenti malumori per la mancanza di dosi AstraZeneca, gli under 60 sanniti hanno effettuato il richiamo in un clima generale di soddisfazione, pur riconoscendo che sarebbe stato opportuno evitare confusione in merito alla vaccinazione eterologa e dare continuità allo stesso preparato iniettato per la prima dose.

«Mi hanno somministrato AstraZeneca per entrambe le dosi - il parere a caldo di Maria Luongo -.

Ne sono pienamente soddisfatta e lo sarei stata anche se mi avessero inoculato un altro farmaco: la medicina ha fatto passi da gigante e ritengo doveroso affidarsi alla competenza dei dottori. Per il momento mi sento più che bene - prosegue avviandosi in auto per far ritorno a casa - se poi dovessero insorgere effetti collaterali non ne farei una tragedia, in fondo si tratterebbe solo di un po' di febbre e qualche dolore articolare, tutto ampiamente messo in preventivo». Stato d'animo pressoché identico per Pasquale Pedata, tra i più giovani convocati per il richiamo. «Non ho avuto nessun problema con la prima dose e né, per ora, per ora, con la seconda. Ho scelto Moderna per dare continuità al mio percorso vaccinale ma se mi avessero proposto un altro preparato non avrei fatto storie - specifica il ragazzo -. Adesso che ho completato finalmente il mio percorso vaccinale faccio fatica a trovare le parole adatte per descrivere questa sensazione liberatoria». Qualche perplessità in più per Sara Mogavero, la quale si dice comunque fiduciosa anche se avrebbe preferito la soluzione di continuità. «Non ho avuto modo di proseguire sulla via dell'AstraZeneca, che sarebbe stata la mia scelta ideale - ammette la ragazza -. Tra le opzioni a mia disposizione c'erano solo Pfizer e Moderna e in un primo momento ho avvertito un po' di disappunto. Tuttavia, non mi lascio facilmente condizionare dai rumors - specifica - Per me il mix vaccinale è da considerarsi una soluzione tanto valida quanto sicura, vista anche la mia fiducia totale nella ricerca, e vado via da questo hub con assoluto ottimismo». In perfetta sintonia Maria Rosaria Mazzone. «Non capisco come sia stato possibile creare una tale atmosfera di scetticismo e caos intorno alla vaccinazione eterologa. Potrà sembrare facile parlare per me che ho ricevuto AstraZeneca per entrambe le dosi, ma non avrei fatto problemi in caso di vaccino diverso. Io credo che si debba avere fiducia nella scienza e nella ricerca, e attenersi alle indicazioni sanitarie, che si tratti di farsi inoculare un preparato o l'altro».

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Opinione diversa per Onofrio Maio, sostenitore della continuità nelle somministrazioni: «Ritengo legittime le preoccupazioni di chi all'improvviso si è ritrovato a fare i conti con la possibilità di un mix vaccinale. A mio avviso per garantire tranquillità alla popolazione, il richiamo andrebbe fatto con lo stesso vaccino. Io ho ricevuto il Pfizer in entrambi i casi e torno a casa contento». A sintetizzare il punto di vista dei presenti è Francesco De Nisi: «Inutile negare che la gente non abbia fatto i salti di gioia per l'eventualità di un richiamo con vaccino diverso dal precedente ma non ne farei un gran problema - sostiene con determinazione -. Gli esperti si sono espressi favorevolmente su questa soluzione, i caso di coloro a cui è stato somministrato il mix non mi sembrano nemmeno molti e ciò che davvero conta è aver ultimato l'iter vaccinale, primo, concreto segnale di ritorno alla normalità».

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