Cittadine dalle dimensioni medio-piccole ma grandi per storia e fascino. Identikit che si attaglia diffusamente a tutte le piazze in lizza per il titolo di «Capitale italiana della cultura 2025». La lista delle 16 pretendenti, ufficializzata nelle scorse ore dal ministero della Cultura, comprende capoluoghi di provincia ma anche località più marginali, di ogni angolo del Belpaese, da Aosta ad Agrigento passando per Assisi. La piemontese Asti e Peccioli in Toscana, al Nord. Molto rappresentato il Centro Italia: Pescina e Sulmona nell'Aquilano e la teatina Lanciano in Abruzzo; Roccasecca nel Frusinate e la minuscola meraviglia di Bagnoregio con la sua Civita a Viterbo; l'immancabile Umbria schiera due capisaldi come Orvieto e Spoleto.
Le speranze del Sud sono affidate alla perla del barocco leccese Otranto e alla longobarda Monte Sant'Angelo per la Puglia, cui si aggiungono la Città metropolitana di Reggio Calabria e la siciliana Enna.
Tentativo che invece verrà esperito probabilmente per il titolo del 2026: «La decisione - annuncia Tartaglia Polcini - sarà presa d'intesa con il sindaco Mastella, ma ritengo che Benevento possa avere tutte le credenziali per concorrere alla prossima assegnazione del riconoscimento». Appuntamento, ci si augura, rinviato per il capoluogo sannita che ambirebbe a entrare nella lista aperta nel 2015 dall'attribuzione plurima alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, e proseguita con Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), e ancora Matera (2019), Parma (2020 e 2021), fino alla «reginetta» Procida in carica per il 2022. Già attribuiti i vessilli per il prossimo anno, quando Bergamo e Brescia si spartiranno il titolo come tributo ai sacrifici subiti durante la pandemia, mentre Pesaro diventerà capitale della cultura nel 2024. Le città partecipanti al contest per il 2025 dovranno presentare entro il 13 settembre il dossier di candidatura; sarà valutato da una commissione di esperti di chiara fama che definirà il 15 novembre il novero ristretto delle 10 città finaliste. L'intera procedura di valutazione si concluderà entro il 17 gennaio del prossimo anno. Il titolo di Capitale italiana della cultura viene conferito per un anno e la città vincitrice riceve 1 milione per la realizzazione del progetto.