Ecoballe, da gennaio destinazione Svezia: tutte rimosse entro il 2023

Il costo dell'operazione è di 10 milioni

La rimozione delle ecoballe da Fragneto Monforte
La rimozione delle ecoballe da Fragneto Monforte
di Paolo Bontempo
Martedì 6 Dicembre 2022, 08:45
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Rimozione delle ecoballe da Toppa Infuocata: per tutto dicembre la loro destinazione sarà la Danimarca, mentre da gennaio saranno trasferite in Svezia. «Prosegue a pieno ritmo ha spiegato il sindaco Luigi Facchino il trasferimento delle ecoballe: la ditta impiega 14 camion che eseguono due viaggi giornalieri verso il porto di Salerno. Nelle settimane precedenti le ecoballe erano state nuovamente imballate poiché molte di esse sono deteriorate».

Lo svuotamento del lotto di Toppa Infuocata, che costerà circa 10 milioni, sarà completato entro il 2023. «La ditta affidataria dell'appalto regionale mi ha assicurato ha concluso Facchino - che se non ci saranno intoppi i viaggi potranno continuare con questo ritmo e le operazioni di rimozione delle 48 mila tonnellate di ecoballe potrebbero terminare anche prima di dicembre 2023».

Il sito di Fragneto è gestito dalla Samte che, intanto, ha provveduto al pagamento di un'ulteriore mensilità arretrata ai dipendenti, quella di maggio 2022, allineando anche i versamenti e i compensi accessori dovuti.

Ora manca solo l'erogazione della tredicesima del 2019 per sanare completamente la situazione debitoria verso i lavoratori. «Dal mio insediamento, 8 mesi fa, anche in continuità con la precedente gestione ha spiegato Domenico Mauro, presidente dell'Organismo di liquidazione della società provinciale - è stato intensificato il lavoro di risanamento con risultati che non tutti ritenevano possibili. Non solo abbiamo ripianato la situazione che incombeva sugli operai ma abbiamo anche messo in sicurezza gli impianti di Casalduni e Sant'Arcangelo Trimonte reintegrando o sostituendo gli impianti di videosorveglianza, da tempo inattivi. E tutto questo nonostante lo stato di liquidazione».

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Mauro ringrazia gli altri componenti Massimo Di Tocco e Marcello De Risola, nonché i sindaci dei Comuni che hanno avviato piani di rientro per sanare la propria posizione debitoria. «Gli impianti provinciali conclude Mauro - vanno mantenuti, d'altronde è stata proprio questa condizione a consentire alla Provincia di accedere a cospicui finanziamenti per il ciclo dei rifiuti. Ci aspetta tanto lavoro per l'eventuale riorganizzazione tecnica e amministrativa, per esser pronti qualora si consolidino le condizioni per revocare lo stato di liquidazione. Chiaramente saranno decisioni che assumeremo di concerto con il presidente della Provincia».
Per Nino Lombardi si tratta di una buona notizia per i lavoratori. «È evidente dice - che il nostro impegno per dare tranquillità ai dipendenti continua: il nostro compito è assicurare la ripresa del ciclo produttivo, condizione essenziale per garantire la conservazione dei posti di lavoro presso la partecipata». I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil plaudono al pagamento della mensilità arretrata e martedì 13 dicembre incontreranno Mauro.
 

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