Vendeva come fresco il pesce scongelato: denuncia e sequestro

I prodotti erano anche mal conservati: l'accusa è di tentata frode

Il pesce sequestrato
Il pesce sequestrato
di Giovann Di Notte
Giovedì 5 Ottobre 2023, 09:11 - Ultimo agg. 09:29
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Denunciato un commerciante e sequestrati circa 40 chili di pesce conservato male. Ostriche, calamari, alici e tante altre tipologie venivano vendute come «pescato fresco» ma, in realtà, gli alimenti erano stati precedentemente congelati e poi scongelati per essere esposti tra i banchi del negozio, dopo essere stati conservati in pessime condizioni. È l'allarmante quadro emerso dopo i controlli effettuati dalle forze dell'ordine e dal personale sanitario in una pescheria di Foglianise. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo investigativo polizia ambientale agroalimentare e forestale di Benevento unitamente alla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Torre del Greco e ai medici della Asl sannita.

La scoperta delle pessime condizioni dei prodotti spacciati per freschi è avvenuta nel corso delle attività di controllo svolte costantemente con l'obiettivo di verificare la corretta commercializzazione dei prodotti ittici presenti negli scaffali pronti per essere venduti e presentati ai clienti come «pesce fresco». Durante i controlli presso l'attività commerciale nel centro della Valle Vitulanese, i militari hanno rilevato che gli alimenti non risultavano in regola con le specifiche normative in materia.

In particolare, in seguito ad accurati accertamenti le forze dell'ordine hanno constatato anche la pessima conservazione, in bacinelle di plastica, del pesce destinato alla vendita. Per di più è stato accertato che nonostante fossero stati proposti come pescato fresco, i pesci erano in realtà congelati e già in fase di scongelamento. Inoltre, l'addetto alle vendite avrebbe anche invitato i clienti a congelarlo: una condotta grave e che sarebbe risultata molto pericolosa per il consumatore finale.

Dopo gli accertamenti del caso i carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo, convalidato ieri, di circa 40 chilogrammi di prodotti ittici, tra questi calamari, alici, ostriche e mazzancolle, con disposizione di smaltimento immediato. Nell'immediato è scattata anche la denuncia in stato di libertà del titolare dell'attività commerciale. Il negoziante, dunque, dovrà rispondere di tentata frode nell'esercizio del commercio.

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Questo ultimo episodio legato al mercato ittico non è un caso isolato. Nei mesi scorsi, a giugno, dopo alcuni casi di intossicazione in diverse province campane e pugliesi (tra queste anche Benevento) sono finite in carcere 11 persone. Tra le accuse quella di alterare il pesce (soprattutto il tonno) per ottenere colore e aspetto più invitanti attraverso l'uso di additivi nocivi per la salute, inoltre per «confondere» i controlli veniva messo il prodotto fresco insieme a quello congelato.
 

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