Inchiesta assenteismo all'Asl: gli indagati restano tutti in servizio

Per il Gip non c'è il rischio di reiterazione del reato

Inchiesta assenteismo all'Asl: gli indagati restano tutti in servizio
Sabato 27 Maggio 2023, 08:51
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Non saranno sospesi dal servizio i 18 dipendenti dell'Asl di Montesarchio indagati per assenteismo e quindi per il reato di truffa. Lo ha deciso ieri mattina il Gup Gelsomina Palmieri, dopo che nei giorni scorsi li aveva interrogati, alla presenza dei loro difensori, al Palazzo di Giustizia. La richiesta di sospensione dal servizio per un anno era stata avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica Licia Fabrizi nei confronti di infermieri, medici e impiegati, residenti a Montesarchio, Cervinara, San Martino Valle Caudina, Paolisi, Faicchio, Pannarano, Airola, Benevento, Sant'Agata dei Goti, Rotondi.

Il Gip ha sostanzialmente confermato l'esistenza di elementi di colpevolezza a carico dei 18 indagati, ma ha fatto una valutazione sul mancato pericolo di reiterazione del reato. Infatti ha sostenuto che «non può ritenersi concreto ed attuale il prospettato pericolo di reiterazione dei reati della medesima specie di quelli per cui si procede. Gli indagati, tutti in servizio presso il distretto sanitario di Montesarchio, sono incensurati senza alcun tipo di precedente anche disciplinare, per cui appare altamente probabile che gli indagati si asterranno per il futuro dal commettere analoghe condotte criminose. Per un soggetto incensurato la sola pendenza del procedimento penale costituisce un elemento gravoso che frena la commissione di condotte antigiuridiche».

Venerdì della scorsa settimana si erano conclusi gli interrogatori dei diciotto indagati. In particolare due medici avevano sostenuto di non essere neppure dipendenti dell'Asl, ma solo convenzionati. La maggior parte degli indagati si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, facendo talvolta delle dichiarazioni spontanee per chiarire la loro posizione o esibendo delle memorie. La Procura della Repubblica nel chiedere la sospensione dal servizio degli indagati aveva sostenuto che sussistessero nei loro confronti elementi di colpevolezza. Infatti a ciascuno degli indagati venivano contestate le irregolarità circa la timbratura delle presenze tenuto conto che i carabinieri, che hanno condotto le indagini, avevano collocato telecamere sia preso l'apparecchiatura in dotazione agli uffici dell' Asl di Montesarchio, sia presso il piazzale antistante la sede in via Appia, dove i dipendenti erano soliti parcheggiare le auto.
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Inoltre a ciascuno indagato era stata contestata anche la retribuzione percepita illegalmente, nonostante per un determinato numero di ore si assentassero dalle sedi di servizio. In alcuni casi è emerso che gli indagati avevano dato il loro badge a colleghi che avevano utilizzato quei cartellini per attestare le presenze.
In ogni caso questo procedimento penale è nato da un' attività di indagine che in un primo momento è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino e svolta dai carabinieri di Solofra, per reati diversi da quello dell'assenteismo. Poi, attraverso il contenuto di alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali intraprese dalla Procura di Avellino e proseguite da quella di Benevento, sono emersi altri reati, come appunto l'assenteismo, ascrivibili al personale sanitario, medico infermieristico e amministrativo dell'Asl di Montesarchio.

I casi di assenteismo riguardano un periodo che va dal gennaio al maggio dello scorso anno. Quando gli accertamenti, a parere degli inquirenti, presentavano una serie di elementi consistenti nei confronti degli indagati, si è passati alla competenza del Gip Palmieri. Questo magistrato richiamandosi a quanto stabilisce il codice di procedura penale ha portato avanti l'iter processuale ed ha proceduto agli interrogatori, concludendo che «emergono per gli indagati gravi indizi di colpevolezza idonei a dimostrare la responsabilità», ma non scatta la sospensione dal servizio. In questo procedimento gli indagati sono stati difesi dagli avvocati Valeria Verrusio, Michele Florimo, Vincenzo Megna, Giovanni Adamo, Angelo Leone, Grazia Luongo, Enzapaola Catalano, Fulvio Dello Iacovo, Fabio Russo, Mario Verrusio, Ugo Cioffi, Alessandro Barbieri, Natalino Giannotti, Marianna Febbraio, Pierluigi Pugliese Mario Cecere e Gennaro Razzino.
 

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