Limite di velocità 30 chilometri orari, arrivano gli autovelox e la musica cambia

Troppi incidenti causati dall'alta velocità

Vigili urbani in azione
Vigili urbani in azione
di Paolo Bocchino
Domenica 27 Agosto 2023, 10:43 - Ultimo agg. 17:29
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Che fine hanno fatto le «zone 30»? A tre mesi dal varo dei limiti di velocità ridotti in tre punti chiave della città, mancano ancora le disposizioni attuative delle ordinanze comunali istitutive. Ovvero, manca la segnaletica verticale che indichi agli automobilisti la presenza di un limite abbassato da 50 a 30 chilometri orari su viale Principe di Napoli al rione Ferrovia, via Aldo Moro a Pacevecchia e via Napoli al rione Libertà.
In quest'ultimo caso, il limite dei 30 chilometri orari è inserito come un cameo all'interno della segnaletica riguardante la presenza di attraversamenti pedonali rialzati lungo l'arteria, e dunque risulta assai poco visibile. Non è venuta meno però la necessità di provare a fare qualcosa per indurre i conducenti dei veicoli a motore ad alzare il piede dall'acceleratore, causa primaria degli incidenti anche nei centri abitati. L'assetto urbano in molti punti non si concilia con il vincolo canonico dei 50 chilometri orari.

E' il caso proprio di viale Principe di Napoli e via Napoli, autentiche spine dorsali di rioni popolosi come Ferrovia e Libertà, sui quali una leggerezza alla guida può rivelarsi fatale.

Per fortuna non hanno avuto esiti particolarmente drammatici i sinistri, talvolta spettacolari, verificatisi con notevole frequenza anche nei giorni a cavallo di Ferragosto.

Considerazioni dalle quali nasceva la proposta lanciata nei mesi scorsi dal sindaco Clemente Mastella, tradotta in atti amministrativi dalla tecnostruttura di Palazzo Mosti con le ordinanze istitutive dei limiti ridotti a 30 chilometri orari. Atti datati 30 maggio. E poi? A spiegare i motivi dei ritardi è il delegato alla Mobilità Attilio Cappa:

«Si è dovuta attendere l'approvazione del Bilancio di previsione che, com'è noto, è giunta a fine luglio. In fase attuativa, si è considerato opportuno far coincidere l'apposizione della segnaletica dei nuovi limiti ridotti a 30 chilometri orari con l'acquisizione di un autovelox per il controllo dei limiti stessi. Abbiamo dato mandato alla polizia municipale di definire il noleggio di un dispositivo per il rilevamento elettronico della velocità. Tra 15 giorni la procedura sarà ultimata. Si tratterà di un apparecchio mobile, ovvero sarà la polizia municipale a posizionarlo di volta in volta con una propria pattuglia nei punti considerati a maggiore rischio della città. Non saranno coinvolte - puntualizza l'assessore - esclusivamente le tre zone indicate dalle recenti ordinanze, ma anche altre sulle quali abbiamo riscontrato una velocità di percorrenza pericolosamente sostenuta. E' il caso ad esempio di via Paolella, via Grimoaldo Re, o lo stesso viale Mellusi, che specialmente nelle ore notturne si trasforma in una pista per gare di velocità. Bisogna dire basta a questi comportamenti che possono causare conseguenze assai gravi, anche se fortunatamente il numero annuale degli incidenti a Benevento non è elevato. Ma occorre comunque intervenire perché il più delle volte, un impatto tra pedone e veicolo a 30 chilometri orari non è fatale, mentre a 50 chilometri orari diventa spesso mortale». Statistiche sulla incidentalità che si rivelano talvolta beffarde.

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Il Comune si è visto bocciare dalle autorità competenti nei mesi scorsi una doppia richiesta di installazione di autovelox fissi, riguardanti il primo tratto della statale 372 Telesina in territorio comunale, e il segmento della statale Appia in corrispondenza della località Epitaffio. Punti che però le cronache, anche recenti, confermano essere location ottimali per sinistri talvolta persino mortali. «È vero che si sono verificati episodi gravi e qualche volta anche mortali in quei punti - conferma Cappa - Non a caso l'amministrazione comunale ha presentato richieste di installazione di dispositivi per il controllo automatico della velocità, che non sono state però accolte in quanto i database ufficiali sulla mortalità non inseriscono quelle strade tra quelle ad elevato rischio con possibilità di posizionare autovelox fissi. Potremo però utilizzare quello mobile con pattuglia dei vigili che ci accingiamo a noleggiare».
 

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