Nasce la «La voce delle donne», sportello antiviolenza nella Valle Caudina

Iniziativa della Coop iCare

I protagonisti dello sportello antiviolenza La Voce delle Donne
I protagonisti dello sportello antiviolenza La Voce delle Donne
di Giovanna Di Notte
Domenica 19 Febbraio 2023, 11:30
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Un nuovo punto di riferimento, gratuito e disponibile 24 ore su 24, per dare supporto alle donne vittime di violenza. È stato inaugurato ieri, a Montesarchio, il centro "La voce delle donne" della coop sociale di comunità iCare che già da diversi anni opera nel Sannio. Un ulteriore tassello, come lo hanno definito i promotori dell'iniziativa, per potenziare la presenza sul territorio.


Nel corso dell'ultimo anno sono state 60 le richieste da aiuto pervenute dalle valli Caudina e Telesina, molte donne dichiarano di aver subito violenza fisica dal compagno o dall'ex, ma ci sono anche tanti casi di stalking e di violenza economica e sessuale.

Quasi tutte le segnalazioni hanno un elemento in comune: la violenza viene subita tra le mura domestiche e la più grande paura delle vittime, che spesso frena la denuncia, riguarda il futuro dei loro figli.

Proprio partendo da questi dati la cooperativa iCare ha voluto creare un altro sportello d'ascolto, dopo quello di Sant'Agata dei Goti. «Siamo felici ha detto don Matteo Prodi, presidente di iCare - di inaugurare questo luogo prezioso, solo se curiamo quello che abbiamo accanto a noi possiamo guardare al futuro con speranza». Le richieste di aiuto negli ultimi anni sono in crescita, complici anche le diverse campagne di sensibilizzazione sulla tematica. A sottolinearlo è stata la psicologa Fabiola Filippelli, responsabile del centro antiviolenza. «Durante e dopo il covid ha spiegato - le chiamate sono aumentate. Questo centro è frutto di un lavoro partito qualche anno fa e garantiamo la nostra presenza con uno sportello d'ascolto aperto 5 giorni a settimana con reperibilità 24 ore su 24 visto che tendenzialmente le chiamate arrivano nei festivi o anche la notte. Il centro è associato con il numero 1522 e offre supporto psicologico e legale a titolo completamente gratuito».

Al taglio del nastro erano presenti anche numerosi amministratori locali ed esponenti del mondo scolastico e dell'associazionismo, il capitano della compagnia dei carabinieri di Montesarchio Virginia Coni e il vescovo della Diocesi di Cerreto, Telese e Sant'Agata Giuseppe Mazzafaro.


«La violenza ha dichiarato Mazzafaro - è una patologia ma anche un fatto culturale, si cresce pensando che l'uomo sia una cosa e la donna un'altra e devo dire che anche nella Chiesa non sempre abbiamo portato alla luce il rispetto per la donna. Nella sua storia la Chiesa soffre un po' di maschilismo e oggi c'è una comprensione diversa anche su questo. In questi centri tante persone trovano approdo, si può sempre dire basta e ricominciare per una vita nuova e nessuno deve essere lasciato solo»

. L'iniziativa è stata finanziata dall'Ambito B3 che vede insieme i Comuni di Airola, Arpaia, Bonea, Bucciano, Campoli, Durazzano, Forchia, Frasso Telesino, Moiano, Montesarchio, Pannarano, Paolisi, Sant'Agata e Tocco Claudio, e sarà gestito dalle operatrici di "Casa delle donne". Presenti anche Marilena Coletta, coordinatrice dell'ambito, e l'assessore alle politiche sociali di Montesarchio e presidente dell'ambito Antonio De Mizio che ha ribadito: «Ci tenevo fortemente a questo centro anche per la posizione strategica di Montesarchio, facilmente raggiungibile dai paesi limitrofi» A chiudere l'incontro è stato il monologo "Mamma ma'" interpretato da Daniela Ioia che, in chiave ironica, ha offerto spunti di riflessione sul ruolo della donna. «Iniziative come questa - ha detto l'attrice - sono piccoli semi di speranza, nella vita bastano due secondi di coraggio per cambiare le cose».
 

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