Natale con pub e bar da sold out boom di vendite grazie agli emigrati

Un Natale da archiviare con numeri importanti dal punto di vista economico

Natale con pub e bar da sold out boom di vendite grazie agli emigrati
di Antonio Martone
Martedì 27 Dicembre 2022, 09:31 - Ultimo agg. 13:27
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Il Natale all'insegna dei ritorni di giovani e famiglie dopo tre anni ha fatto registrare affari d'oro agli operatori commerciali del capoluogo e della provincia. Il boom di vendite e affluenze nei vari locali c'è stato in particolare sabato scorso. È stata una festa vera, come non avveniva più dall'ormai lontano dicembre 2019, con benefici non solo in termini di pil interno, ma anche di suggestioni, movimento, strade animate e affollate. Ad agevolare il record di presenze anche il clima mite.

Alla vigilia del Natale ci sono stati numerosi negozi, in particolare del corso Garibaldi, oltre a profumerie e negozi che propongono articoli da regalo sparsi anche in altre zone della città che hanno dovuto addirittura scaglionare gli ingressi dei clienti, dalla mattinata al primo pomeriggio per l'imprevisto ed elevato afflusso di clienti. Un fenomeno che non si verificava da tempo.

«A causa delle grandi richieste dice Giovanni Mangano, titolare di una profumeria determinati profumi, tra quelli più in voga, si sono esauriti nell'arco di poche ore nonostante avessimo congrue scorte.

Molto richiesti anche foulard ed orecchini. Superfluo dire che siamo soddisfatti. La maggior parte dei clienti erano lavoratori residenti al Nord tornati per le festività». Anche Eugenio De Stasio, commerciante di abbigliamento, traccia un bilancio lusinghiero. «Nella scorsa settimana c'è stata una impennata a livello di fatturato quasi impensabile ma devo dire che la vera sorpresa c'è stata il giorno della vigilia. Sciarpe, cravatte, maglioni e calzini da mettere sotto all'albero di Natale. Mai come quest'anno abbiamo chiuso alle 19 dopo aver sbrigato gli ultimi clienti». La percentuale di incrementi delle vendite, secondo gli addetti ai lavori, è balzata dal 10 al 15% circa. Grande ressa, anche se prevista, per bar, vinerie, pub e locali che operano nel settore.

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«Si sono radunati giovani, ma anche persone più adulte racconta Gianluca De Gennaro che lavorano fuori e che hanno incontrato vecchi amici e si sono intrattenuti a lungo. È stato tutto molto bello e anche redditizio per noi gestori di locali». Anche Peppe Mignone, nei vicoli della movida, ha organizzato aperitivi: «Prevedevamo che ci sarebbe stato un grosso afflusso, ma fortunatamente è andato tutto oltre le previsioni, in particolare grazie a tanti ragazzi e amici che sono tornati dall'estero o dal Nord. Non solo affari, ma anche amarcord e occasione di socializzare come non avveniva da tre anni ed è stato davvero appassionante. Direi a tratti emozionante». Centinaia di giovani, misti a famiglie non attempate con relativi bambini al seguito, oltre a sostare davanti a locali come Versus, Alimenta, Roseto all'Arco, l'Inciucio, Moulin Rouge, Mirella, Bunny Bakery, Companatico, Doyle, Frittole, hanno anche riempito le strade con passeggiate mirate a riscoprire i luoghi del passato. «Ho trovato la città diversa - dice Alessandro Di Pasquale, tornato dopo due anni - in particolare con numerosi locali del food. È stato bello vedere tante persone». Come previsto, infine, affari d'oro per ristoranti e tavole calde, che avevano organizzato pranzi e cenone da asporto. Un Natale, dunque, da archiviare con numeri importanti dal punto di vista economico.
 

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