Rummo, angiografo ok e rientro nella rete per gli infarti

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di Luella De Ciampis
Martedì 14 Febbraio 2023, 23:03 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 10:01
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Doppio appuntamento al “Rummo” che, ieri, è rientrato nella rete Ima per il trattamento dell’infarto miocardico acuto, a distanza di poche ore dal taglio del nastro del reparto di Chirurgia d’urgenza, allocato nel padiglione Moscati con 17 posti letto.

«È stata una giornata importante per l’Azienda ospedaliera “San Pio” – dice la manager Maria Morgante – nel corso della quale abbiamo avuto la possibilità di rientrare nella rete Ima e di riaprire Chirurgia d’urgenza».

Insomma, la situazione è tornata alla normalità, a un mese esatto dall'inizio dei disservizi. Morgante ha anche annunciato l'entrata in servizio di 6 anestesisti dall'inizio di aprile. «Bisogna ringraziare dice il direttore sanitario Giovanni Di Santo la manager e tutto lo staff perché, attraverso il contributo di tutti è stato possibile ottimizzare i tempi e rientrare nella rete Ima».

L'attività, negli ultimi giorni, è stata frenetica ma si è riusciti a risolvere le criticità per evitare disagi ai pazienti, costretti ad andare in altri ospedali, in particolare al "Moscati" di Avellino, in caso d'infarto acuto del miocardio.

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«Non a caso dice Marino Scherillo, direttore dell'unità complessa di Cardiologia e Utic abbiamo fatto in modo che l'unità coronarica riaprisse i battenti nella giornata del cuore. Essere reintegrati nella rete Ima ci fa tirare un sospiro di sollievo perché abbiamo la possibilità di curare i nostri pazienti e di evitare che siano trasferiti in altri ospedali. La rete Ima prevede che tutta la macchina organizzativa, costituita da 118, centri spoke e centri hub, si metta in moto nell'arco di 30 minuti per intervenire nel minor tempo possibile. Ringrazio il sindaco Mastella per la sensibilità mostrata».

In pratica si pensava di creare i presupposti per sostituire il vecchio angiografo con quello nuovo, prima che cedesse. «Avevamo deciso continua Scherillo di montare prima il nuovo angiografo per poi dismettere quello vecchio senza creare disservizi ma non è stato possibile. Quindi, una volta superati gli intoppi burocratici, i 40 cuori della Cardiologia hanno battuto all'unisono per spostare, in poche ore, tutto quello che stava nell'Utic e consentirne la riapertura e il reintegro nella rete Ima, progettata e ideata proprio a Benevento nel 2002». Scherillo, che in quegli anni era già primario al Rummo, pubblicò il documento di consenso della Cardiologia italiana per promuovere la realizzazione di una rete integrata tra ospedali, con e senza emodinamica che, attraverso il 118, potesse garantire il trasporto nel minor tempo possibile nei centri hub con emodinamica, i pazienti con infarto miocardico acuto.

In mattinata, invece, è stata inaugurata l'unità complessa di Chirurgia d'urgenza. «Abbiamo un gruppo di lavoro dice Morgante - che si è impegnato con puntualità per raggiungere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta di traguardi importanti che ci incentivano a continuare sulla strada intrapresa per ripristinare tutti gli altri servizi e superare le difficoltà. L'obiettivo è lavorare per la tutela della salute dell'utenza, garantendo la sicurezza delle cure». Il reparto è stato riorganizzato con apparecchiature nuove. «La Chirurgia d'urgenza dice il direttore Maurizio Buonanno è direttamente collegata al Pronto soccorso, per cui l'incremento dei posti di degenza consentirà di ridurre il sovraffollamento al Pronto soccorso. Tuttavia, è importante anche l'operazione di restyling che ha avuto l'obiettivo di migliorare l'approccio psicologico al ricovero. Il paziente che arriva nei reparti dell'emergenza-urgenza è un malato psicologicamente prostrato perché non aveva pianificato di concludere la sua giornata in ospedale e, quindi, un ambiente più accogliente, che giova al benessere dei ricoverati. Dopo il lungo periodo di disagio vissuto dalla Chirurgia d'urgenza che, per reperire posti letto Covid, era stato accorpato all'Ortopedia, finalmente si torna alla normalità».
 

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