Emergenza migranti: possibili 460 arrivi, Prefettura di Benevento mobilitata

I dati della distribuzione sul territorio nazionale

Migranti attesi anche a Benevento
Migranti attesi anche a Benevento
di Domenico Zampelli
Domenica 16 Luglio 2023, 11:42
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Emergenza migranti, se le prime indicazioni riguardanti la distribuzione sul territorio nazionale dei richiedenti asilo che sbarcano sulle coste italiane verranno confermate, nel Sannio dovrebbero contarsi a breve circa 460 presenze in più. Verrebbe quindi superata quota mille fra i richiedenti asilo, con più di cinquemila permessi rilasciati ad extracomunitari, restando peraltro con i numeri più bassi non solo della Campania ma anche a livello nazionale. E la prefettura di Benevento si prepara a fronteggiare la nuova situazione che va delineandosi con l'ondata di sbarchi ricercando la disponibilità di nuove soluzioni alloggiative ed assistenziali sul territorio sannita. Ma vediamo come si arriva a questa previsione. Il primo tavolo di coordinamento regionale ad affrontare la questione dell'incremento dei flussi migratori è stato quello della Regione Toscana, nell'ambito del quale è emersa l'intenzione del Governo di ricollocare i richiedenti asilo che stanno sbarcando in Italia utilizzando due riferimenti: per il 70% in base alla popolazione residente e per il 30% in base all'estensione territoriale.

Si tratta ora di applicare questo criterio alla provincia di Benevento, partendo naturalmente dal numero degli sbarchi censiti e gestiti dal Viminale. Che quest'anno hanno già superato quota 75mila, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, triplicando nel contempo i numeri del 2021. Mantenendo lo stesso trend registrato nel mese di giugno verrebbe superata rapidamente la quota 80mila. Che suddivisa secondo le attuali indicazioni significherebbe un migrante ogni mille abitanti, più un altro ogni 10 chilometri quadrati . Nel caso della provincia di Benevento, quindi, circa 260 migranti per la componente demografica (visto che la popolazione sannita conta 260mila abitanti) più altri 200 per quella territoriale, attesa l'estensione di 2.000 chilometri quadrati). Un criterio che applicato nelle altre province campane significherebbe, salvo particolari correttivi, 680 posti ad Avellino, 1.100 a Caserta, 1.500 a Salerno e 3.000 a Napoli. Com'è destinata a cambiare la situazione in provincia di Benevento? I dati del Viminale sulle strutture destinate ad accogliere i richiedenti asilo censiscono nella nostra provincia 25 strutture, con 637 posti letto.

Un numero che a questo punto potrebbe superare le mille unità.

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Proprio per questo la Prefettura di Benevento ha pubblicato un avviso pubblico esplorativo per raccogliere manifestazioni di interesse per l'affidamento del servizio di accoglienza in favore di migranti richiedenti protezione internazionale. «Il quadro esigenziale si legge nel provvedimento - allo stato non quantificabile in termini certi stante la caratteristica degli afflussi "a ondate" e in maniera progressiva e non programmata, impone la necessità di ampliare la rete Cas (centri di accoglienza straordinaria)». Sono tre le tipologie previste: centro di accoglienza costituito da singole unità abitative (con un compenso pro capite giornaliero previsto di 28,74 euro), collettivo inferiore a 50 posti (compenso pro capite previsto di 33,47 euro) e collettivo superiore a 50 posti (compenso pro capite previsto 33,16 euro). Sempre secondo i dati forniti dal Ministero dell'interno, nel 2022 erano 4.902 gli extracomunitari che risiedono in provincia di Benevento in virtù di un permesso di soggiorno, in aumento di un centinaio di unità rispetto all'anno precedente.

Una delle percentuali più basse in Italia (solo otto province ne contano meno), ultima in Campania. In particolare, sono 2.717 i soggiornanti di lungo periodo (di durata illimitata, può essere richiesto da chi è regolarmente e continuativamente residente in Italia da almeno cinque anni), mentre sono 868 quelli che hanno ottenuto asilo politico. Altri 635, poi, hanno un permesso di lavoro mentre 458 sono i familiari conviventi. I motivi di studio ricorrono in 69 casi (la componente più vasta è quella degli studenti cinesi del Conservatorio), mentre quelli religiosi (diversi sono i frati francescani provenienti dall'Africa o dal Brasile) sono 55. 

 

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