Sant'Agata de' Goti, nodi Sannio Acque: bilancio e sicurezza minoranza all'attacco

Il confronto attivo, dal tema della sicurezza alla pianificazione urbanistica

Sant'Agata de' Goti, nodi Sannio Acque
Sant'Agata de' Goti, nodi Sannio Acque
di Vincenzo De Rosa
Lunedì 4 Marzo 2024, 09:46
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Dalle questioni legate al bilancio a «Sannio Acque», dal tema della sicurezza alla pianificazione urbanistica. I consiglieri comunali Renato Lombardi, Nicoletta Vene e Luciano Iannotta per il gruppo del Partito Democratico, e Giannetta Fusco e Carmine Valentino per Dei Goti intervengono su diversi temi dell'agenda politica locale. Nel mirino quanto fatto in questi anni dall'amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Riccio.

«La consolidata tracotanza di chi, nel 2020, si è proposto sotto mentite spoglie per amministrare questa comunità, oggi - si legge nel loro intervento - bistrattata e mortificata che subisce il “silenzio indifferente e irresponsabile” di un governo cittadino che “non amministra”, è ormai constatata». Sulla sanità locale, al netto dell'avvio previsto per dopodomani delle attività oncologiche dell'istituto «Pascale» presso l'ospedale «Sant'Alfonso», la posizione dei gruppi di minoranza è particolarmente critica verso l'operato dall'amministrazione Riccio, non solo per quanto riguarda la mancata attuazione del decreto 41, ma anche per la vicenda della demedicalizzazione del 118.
«Siamo costretti a sottolineare - scrivono da Pd e Dei Goti - i silenzi e le assenze sui temi della programmazione finalizzata ad attrarre investimenti.

Pessime le performance sul Pnrr e non solo del nostro Comune.

Dobbiamo inoltre evidenziare il modus operandi di questa maggioranza rispetto al tema della gestione del servizio idrico integrato: scelte amministrative che sono state bocciate dalla Corte dei Conti regionale. Per non parlare dei continui ed avanzati richiami e osservazioni a importanti strumenti amministrativi come il Bilancio, ultimamente approvato dalla maggioranza consiliare, che non ha voluto ascoltare e approfondire dirimenti e disallineati aspetti contabili. E ancora le rincorse per fronteggiare pessime figuracce come l'esclusione, solo di Sant'Agata, dalla lista dei Comuni beneficiari in relazione ai danni da peronospora del 2023, per la quale si sono attivati, per approfondire la questione e correre ai ripari, soltanto dopo la nostra interrogazione inviata il 6 febbraio scorso».

Dal fronte di minoranza, intanto, denunciano anche «il Puc “scomparso”, pianificazione culturale del centro storico inesistente, assenza di attività e servizi sociali, benefici alle attività produttive commerciali di bonus non ancora erogati, fantomatici nuovi annunciati strumenti di pianificazione turistici e commerciali comprensoriali dei quali non si leggono sostanziali iniziative ma solo annunci su documenti intestati a format di altri enti comunali, carenza nel dibattito amministrativo locale e un protagonismo politico territoriale ormai disperso da qualche tempo».
I consiglieri, tra l'altro, rilanciano anche il nodo sicurezza, «da noi evidenziata da ottobre scorso, minata da un'escalation di furti e violazioni di domicilio che è stata, di contro, bistrattata con dichiarazioni pubbliche del sindaco alquanto imbarazzanti, oggi ravvedutosi, seppur assente nei luoghi preposti, strumentalizzando la notizia delle task force delle forze di polizia attivate negli ultimi giorni: un girotondo ridicolo».

Per i cinque consiglieri, quindi, «il tempo è stato certamente galantuomo, purtroppo a danno di tutti. Non ci resta che “piangere” constatando che la “non gestione del post dissesto”, una ordinaria azione amministrativa, rischia di condurci verso un nuovo dissesto e che questa condizione amministrativa statica non vive di nuova linfa ma di inerzia del passato».

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