Vaccini anti-Covid, boom di adesioni
dei medici di famiglia a Benevento

Vaccini anti-Covid, boom di adesioni dei medici di famiglia a Benevento
di Luella De Ciampis
Venerdì 12 Marzo 2021, 08:58 - Ultimo agg. 19:56
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C'è l'adesione delle Aft (Aggregazioni funzionali territoriali) dei camici bianchi di Medicina generale Bn1 e Bn 2 alla campagna vaccinale anti-Covid che, nelle prossime ore, saranno censiti dai coordinatori e inseriti nel database dell'Asl. Si tratta di 47 professionisti che dovranno fornire all'Asl le modalità di partecipazione, in base alle loro possibilità di intervento, per stabilire come entrare nel circuito, specificando se sono intenzionati a somministrare i vaccini nel proprio studio, a domicilio del paziente, nei centri vaccinali allestiti dall'Azienda sanitaria, oppure semplicemente a registrare l'adesione alla vaccinazione in piattaforma regionale. Nei prossimi giorni, dunque, si avrà un quadro completo della situazione perché ci sono difficoltà logistiche di cui tener conto per le diverse modalità di somministrazione. «I medici di famiglia dice Giovanni Ianniello, presidente dell'Ordine supporteranno l'Asl sia nella fase di registrazione e di adesione che in quella di somministrazione. È un passo importante soprattutto per gli anziani e le categorie dei disabili e dei pazienti fragili che i medici di famiglia conoscono in modo capillare. Per questo potranno selezionare chi vaccinare a domicilio, chi negli ambulatori o negli hub vaccinali quando sarà disponibile un maggior numero di dosi. Avranno a disposizione Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson perché il Pfizer è di difficile gestione». Nel distretto di Telese c'è già stata un'altissima adesione dei medici di base che stanno somministrando le dosi di Moderna agli over 80 da trattare a domicilio. Mentre si sta organizzando un'operazione simile a San Bartolomeo in Galdo, dove il sindaco Carmine Agostinelli ha comunicato che sono stati eseguiti 45 tamponi dai quali è emersa la positività di una sola dipendente comunale. In questo momento c'è particolare attenzione per le categorie dei pazienti fragili, in cui rientrano i malati oncologici per i quali la Regione ha già gettato le basi per affidare la campagna vaccinale alle strutture ospedaliere in cui vengono curati, sia perché saranno vaccinati con il Pfizer, conservato nei frigoriferi speciali, e con il Moderna, sia perché a effettuare le somministrazioni saranno gli stessi oncologi che conoscono bene la storia della loro patologia.

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Ieri è continuata l'inoculazione dei vaccini sul personale delle forze dell'ordine, del personale universitario e degli over 80, affidata ai vaccinatori di via Mascellaro e di via Minghetti. Il personale sanitario del dipartimento di Prevenzione di via Mascellaro ha provveduto a vaccinare circa 400 persone, equamente suddivise tra i tre gazebo di piazza Guerrazzi e l'istituto Alberti di piazza Risorgimento, cui si sono aggiunti gli over 80 e il personale scolastico di Torrecuso, mentre i vaccinatori di via Minghetti hanno somministrato 72 richiami agli ultraottantenni. Domenica e lunedì si procederà con la somministrazione delle seconde dosi presso l'ex macello di Airola.

Entro pochi giorni, le 1.336 unità coinvolte nel piano vaccinale delle forze dell'ordine saranno immunizzate, secondo quanto sottolineato dal sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, a due giorni dall'avvio delle attività all'«Alberti». «Nello specifico dice i vaccini saranno somministrati a 340 agenti della polizia di Stato, a 464 carabinieri, a 200 agenti della guardia di finanza, a 230 vigili del f fuoco e 102 unità tra personale della prefettura e personale civile in servizio presso la Questura.

Dopo la tragica morte per Covid del vice ispettore di polizia Luigi Voccola, sono ancora più convinto che bisogna accelerare i tempi della vaccinazione per mettere al sicuro il Paese e far ripartire l'economia».

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Intanto, il prefetto Francesco Antonio Cappetta, ha accolto l'appello lanciato dall'amministratore unico dell'Asia Donato Madaro sulla priorità da dare ai dipendenti dell'azienda, che gestisce il servizio di raccolta rifiuti. Quindi, ha invitato l'Asl a programmare con urgenza la somministrazione dei vaccini al personale per consentire che il servizio di pubblica utilità, particolarmente necessario in questa fase delicata della pandemia, non sia messo a rischio e si svolga nella massima sicurezza per il personale. «Ringrazio - dice Madaro - il prefetto per aver sostenuto la richiesta e aver riconosciuto la priorità di vaccinazione per i nostri dipendenti che sono esposti in prima linea al contagio, nonostante tutte le misure messe in atto dall'azienda. Ora ci auguriamo che la Asl predisponga quanto prima l'inoculazione delle dosi per consentire agli operai di lavorare con maggiore serenità, tutelando la propria salute, quella delle loro famiglie e dei cittadini più in generale».

Nessun decesso al Rummo dove sono stati registrati otto ricoveri: il conto sale a 65. Sono, invece, 38 i nuovi positivi emersi dall'analisi dei 449 tamponi di ieri. In leggero calo i contagi censiti dall'Asl: 53 positivi su 616 tamponi processati. Ventisei i guariti. 

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