Isolario arabo medioevale

Isolario arabo medioevale
Venerdì 2 Ottobre 2020, 22:07
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D’isole ed esploratori, di terre e mari e uomini, al limite del conosciuto come solo il mondo arabo può esserlo. Un atlante letterario immaginifico capace di antologizzare il meglio della letteratura d’avventura ed elevarla nella catalogazione borgesiana. Un labirinto di terre per mare e di gente che va a cercare e ce le racconta. Un librone lontanissimo da ogni libretto italiano, che tiene insieme Marco Polo – il coraggio, la curiosità, il viaggio –, Italo Calvino – la fantasia – e gli arabi, questo mistero mai svelato perché presto dimenticato, che c’appartiene ma sempre troppo lontano rimane, ecco: “Isolario arabo medioevale” (Adelphi) di Angelo Arioli, che ha masticato il passato letterario e il deserto e ne ha fatto viaggio in mare, che ha digerito le migliori lingue d’immaginazione e ne ha fatto una Bioy Casares nostrana, che ha respirato l’aria dei conventi echiani e l’ha liberata – inaspettatamente – nelle pagine. Il suo è un libro-mondo, complesso, di rimandi e rielaborazioni, riscrittura e rilettura, che cuce e taglia e ammalia.
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